Continua la mia “carrellata” delle serie televisive tedesche che
ottengono un notevole successo qui in Italia. Raidue, fra le altre, ne
trasmette tre davvero interessanti ambientate in altrettante famose città della
Germania: “Squadra speciale Colonia”, “Squadra speciale Lipsia” e “Squadra
speciale Stoccarda”. Tutte e tre sono arrivate sui nostri schermi fra il 2010
ed il 2014 e vengono trasmesse tutt’ora. La prima, ambientata appunto a
Colonia, ruota attorno alle vicende della squadra omicidi capitanata dal
commissario Karin Reuter, tosta e capace di gestire ogni situazione, e composta
da 4 detective, Frank, Vanessa, Julia e Daniel. Oltre a loro sulla scena compaiono
sempre il medico legale, il procuratore e altri personaggi secondari ma sempre
importanti.I casi che affrontano sono molto

complessi e spesso sembra
impossibile risolverli. La loro forza, però, nonostante siano tutti molto
diversi tra loro, sta nell’affiatamento e nel “gioco di squadra” e questo li
porta sempre ad assicurare il colpevole alla giustizia. Sullo sfondo le vicende
personali di ciascuno e gli sforzi di viverle senza farsi travolgere dal
lavoro. La seconda serie, invece, è ambientata a Lipsia e racconta le indagini
della squadra, appunto, al comando del commissario capo Hajo Trautzschke e
composta da Jan, Ina, Tom e Olivia. Anche qui troviamo sempre i cosiddetti
“personaggi secondari”, quali il medico legale, il capo della scientifica, il procuratore,
la figlia di Hajo nonché moglie di Jan… In questa serie le vite private dei
diversi protagonisti sono parte integrante della storia e spesso alcuni casi
ruotano proprio attorno a loro e/o a loro conoscenti, amici, parenti. Rispetto
ai “colleghi” di Colonia, i nostri poliziotti di Lipsia tendono a prendere
iniziative personali ed isolate, senza coinvolgere gli altri membri della
squadra e questo porta puntualmente grossi guai! Ognuno di loro si porta un
passato pesante sulle spalle, sia dal punto di vista personale che da quello
lavorativo, e questo li porta spesso a coinvolgersi più del dovuto nelle
indagini in corso. Ogni caso assume sfumature diverse e le piste da seguire
sono sempre tante…per fortuna la capacità di Hajo di tenere insieme la squadra
e di richiamarla all’ordine riesce sempre a dare i suoi frutti e la soluzione
arriva nei momenti e nei modi più impensati. La terza serie, infine, è
ambientata a Stoccarda e la squadra qui è un po’ più numerosa! Sono diverse,
infatti, le figure coinvolte in tutte le indagini e tutte sono sempre in
stretto contatto e compongono

davvero un bel gruppo. Si parte dal vertice,
occupato da Michael Kaiser, direttore della polizia e diretto superiore della
squadra che spesso lascia il suo ufficio di dirigente e scende in campo con i
suoi uomini. Il commissario capo, però, rimane la forte ed intelligente Martina
Seiffert che gestisce la squadra con forte senso di responsabilità e una grande
umanità. Seguono Joachim “Jo” Stoll, amante delle auto e delle donne, scanzonato,
casinista ma ottimo detective, e Rico Sander, timido ed introverso,
completamente opposto a Jo, preciso a livello maniacale, mago del computer con
un Q.I. oltre la media, non sopporta il contatto fisico e preferisce stare in
ufficio anziché uscire, anche se non si tira mai indietro se c’è da
intervenire. E, ovviamente, non mancano le “quote rosa”, che sono cambiate
nelle diverse stagioni: Anna, detective capo con una preparazione in psicologia
e criminologia, Cornelia “Nelly”, che lavora spesso insieme a Rico e che lascia
poi la squadra per trasferirsi a Berlino, e Selma, ultima arrivata in ordine
cronologico, è detective sovrintendente, capace e testarda, con un udito
straordinario. Insieme a loro troviamo sempre Jan, capo della scientifica, Lisa,
medico legale, Friedemann, responsabile ufficio prove e archivi ormai prossimo
alla pensione, e Schrotti, meccanico pazzo rimasto fermo agli anni Settanta,
informatore e amico di Jo. Come avrete capito dalla più accurata descrizione,
questa serie è quella che preferisco! Perché? Forse perché tutti i personaggi,
ciascuno con le proprie capacità e caratteristiche, fanno la loro parte e danno
il loro contributo alla soluzione dei casi. O forse perché si avvertono sempre
la grande umiltà, il senso di giustizia, l’amicizia e il rispetto fra di loro e
nei confronti di vittime e colpevoli. E poi sono simpatici e spesso si lasciano
andare a momenti di ilarità che aiutano a stemperare la pressione delle
indagini e ad alleggerire le varie situazioni. Fatto sta che mi piacciono tutte
e tre ma quella di Stoccarda è la mia preferita! Per quanto riguarda il gusto,
però, si torna sempre alla solita musica: bevono tutti litri e litri di caffè
in servizio e di birra a casa o al bar ma quanto a cibo sono tutti davvero un
disastro! E allora ho deciso di farmi ispirare da un grande maestro, tedesco di
nascita e milanese di adozione, che crea delle vere opere d’arte con il
cioccolato
e che, come dice sempre lui stesso, ha un’ottima squadra che lo
affianca nel suo lavoro…avete capito di chi si tratta? Ovviamente del re del
cioccolato: Ernst Knam! Cosa c’è di meglio di una bella fetta della sua
crostata al cioccolato fondente con frolla al cacao?!?!? Ho puntato in alto, lo
so, ma nella vita bisogna osare ogni tanto e allora...3, 2, 1 dolci in forno (e
che Knam me la mandi buona!!!!)
CROSTATA AL CIOCCOLATO – Ricetta originale di Ernst Knam
Dosi per 1 stampo da 20 cm. *Per la pasta frolla: 150 gr di burro - 150 gr di zucchero - 1 uovo - 6
gr di lievito per dolci - 280 gr di farina 00 - 25 gr di cacao amaro - essenza
di vaniglia in polvere - un pizzico di sale *Per la crema pasticcera: 250 gr
di latte - 15 gr di farina 00 - 5 gr di fecola di patate - 2 tuorli - 40 gr di zucchero
- essenza di vaniglia *Per la glassa al cioccolato: 125 gr di panna - 190
gr di cioccolato fondente

Iniziate a preparare la pasta frolla lavorando il burro con lo
zucchero. Aggiungete l'uovo e la vaniglia e fate amalgamare il tutto alla crema
al burro. Unite ora i restanti ingredienti lievito, farina, cacao e sale
setacciati. Impastate velocemente fino a quando non otterrete un composto
compatto ed omogeneo. Formate una palla, rivestitela di pellicola trasparente e fatela
riposare in frigorifero per almeno 2 ore. Nel frattempo preparate la crema pasticcera lavorando lo zucchero con i
tuorli. Aggiungete successivamente la farina e la fecola e mescolate
accuratamente. Mettete il latte caldo a filo in cui avrete fatto sobbollire una
stecca di vaniglia, amalgamate e fate cuocere a fuoco basso fino a fare
addensare. Mescolate di tanto in tanto. Una volta pronta la crema, coprite con
una pellicola a contatto e lasciatela raffreddare. Fate sciogliere il
cioccolato in un pentolino con la panna, poi lasciatelo raffreddare. Riprendete
la frolla e stendetela su una spianatoia infarinata con uno

spessore di circa 4
mm. Foderate quindi con la frolla uno stampo imburrato. Ritagliate la frolla in
eccesso lungo i bordi. Poi con i rebbi di una forchetta praticate dei forellini
sulla base. Una volta raffreddato il cioccolato unitelo alla crema pasticcera
amalgamando. Trasferite la crema ottenuta all'interno dello stampo. Con la
frolla avanzata formate delle striscioline spesse da mettere, incrociate, sulla
crostata. Cuocete in forno preriscaldato a 180 °C per 40 minuti. Lasciate
raffreddare e preparatevi ad un’esplosione di gusto! Lasciatevi avvolgere e
coccolare dall’intensità del cioccolato…magari guardando una delle serie tv
tedesche di cui vi ho parlato e, mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate!
Alla prossima!