Quando ero una ragazzina, dopo i compiti e prima di cena, avevo il
permesso di guardare gli episodi della serie televisiva che tanto mi
appassionava: “Charlie’s Angels”. Insieme a mia sorella ci sdraiavamo sul
lettone dei miei, davanti alla TV piccola e in bianco e nero, pronte per una
nuova avventura delle nostre eroine! Questa serie arrivò dagli USA nel 1979 e andò
in onda fino al 1983 riscuotendo un grande successo. Abituati a poliziotti e
investigatori maschi, inizialmente i telespettatori italiani accolsero con
scetticismo questa novità…ma poi le tre bravissime (e bellissime) ragazze di
Charlie conquistarono un pubblico sempre più vasto. Le cinque stagioni furono
poi riprese negli anni successivi da diverse reti e vennero anche girati due
film per il cinema ispirati alla serie. Ma di cosa si tratta precisamente? Da
dove arrivavano queste tre “tipe” californiane, belle da far invidia, più simili
a fotomodelle che a poliziotte?!? Le origini del trio venivano riproposte ogni
volta nella sigla iniziale; la voce di Charlie Townsend raccontava di come aveva
selezionato le sue collaboratrici: “C’erano
una volta tre ragazze che frequentavano l’accademia di Polizia. A tutte e tre
venivano affidati compiti difficili, a volte rischiosi. Io le ho portate via e
ora lavorano per me: il mio nome è Charlie!” E così i suoi “angeli” diventarono
investigatrici private. Lo schema dei vari episodi era bene o male lo stesso: ogni
nuovo caso veniva preso in carico da Charlie, che poi lo illustrava alle
ragazze parlando loro attraverso un amplificatore collegato al telefono (…già
perché loro non vedevano mai Charlie e ne conoscevano solo la voce). Le tre detective
iniziavano, poi, il loro lavoro per smascherare truffatori, ladri, assassini,
terroristi ed ogni sorta di criminali. A volte una di loro veniva introdotta
sotto copertura, per poter agire dall’interno e riuscire a risolvere prima il
caso. Altre volte, invece, uno degli angeli era coinvolto suo malgrado in un’indagine,
oppure si innamorava dell’uomo sbagliato o ancora veniva rapito…insomma le nostre
tre eroine affrontavano pericoli e peripezie incredibili, riuscendo sempre a
vincere! Ma fra loro e il boss non c’era solo il telefono. A fare da tramite c'era
anche il fidato tuttofare John Bosley (l’attore David Doyle), simpatico,
pacioccone, innocuo all’apparenza ma fondamentale per il team, era l’unico che
conosceva Charlie e si occupava di pratiche, documenti, appostamenti… Spesso faceva
da spalla durante una missione sotto copertura oppure correva in aiuto degli
angeli nelle situazioni più difficili. Ma smettiamo di chiamarle angeli e
cerchiamo di conoscerle. Il primo trio era composto da Sabrina Duncan, Kelly
Garrett e Jill Munroe, interpretate rispettivamente da Kate Jackson, Jacklyn
Smith e Farrah Fawcett. La prima era la più riflessiva. Colta, intelligente, un
po’mascolina, spesso fungeva da leader del gruppo. Kelly, invece, aveva un
fascino nobile, quasi di altri tempi, emotiva e apparentemente timida, era
capace di provare empatia e di farsi coinvolgere emotivamente in tutte le
vicende. Infine Jill, la più estroversa e brillante, sportiva e sempre pronta
all’azione. Jill lascerà il posto a sua sorella Kris, alla fine della prima
serie, mentre Sabrina uscirà di scena al termine della terza serie, rimpiazzata
prima da Tiffany Welles (l’attrice Shelley Hack) e poi da Julie Rogers (Tanya
Roberts). Ognuna di loro ha dato il proprio importante contributo, dando vita a
personaggi femminili forti e positivi. La violenza non era presente in modo esplicito,
le parolacce non venivano pronunciate neppure dai “cattivi” e la bellezza delle
protagoniste non scadeva mai nella volgarità. Insomma anche questa era una
delle serie televisive di importazione americana permeate di positività, di
buonismo, di valori, davanti alla quale si poteva riunire tutta la famiglia. Al
termine di ogni episodio, una volta assicurati i colpevoli di turno alla
giustizia, gli angeli si trovavano nella sede della “Townsend investigation” a fare
rapporto al grande capo, sorseggiando un whisky. Nient’altro. Whisky come fosse
acqua fresca! Non si vedevano mai mangiare, non si vedevano mai riposarsi…l’unica
pausa era quella per un cocktail. E allora stasera vi propongo un dolce semplice
e goloso ispirato agli angeli, da gustare dopo una giornata faticosa,
rilassandosi sul divano. Ecco a voi la
CREMA FONDENTE AMARETTI E WHISKY
Ingredienti per 4 porzioni: 80 g cioccolato fondente 75-80% • 50 g
burro • 50 g zucchero • 3 uova • sale • whisky • 7/8 amaretti
Sciogliere burro e cioccolato a bagnomaria, tagliandoli prima a
pezzetti. Nel frattempo montare i tuorli con lo zucchero e il whisky, quindi
incorporare a filo il cioccolato fuso, con molta attenzione. L'ideale sarebbe
non fare smontare le uova, ci vuole un po' di pazienza...A parte, montare gli
albumi a neve ben ferma con un pizzico di sale ed incorporare tutto al
composto, sempre facendo attenzione a non smontare. In ultimo aggiungere 3/4
amaretti sbriciolati finemente. Dividere il composto in 4 bicchieri o coppette
e lasciar riposare in frigorifero per almeno una notte. Posare un amaretto
sopra ogni porzione e servire. L’ideale sarebbe gustarlo e poi sorseggiare un
goccio di whisky per esaltare la dolcezza della crema e sentire la sensazione di
freddo e caldo salire dallo stomaco alla gola: una vera e propria esplosione!
Un po’ come quella della famosa sigla delle “Charlie’s Angels”. Buona degustazione
e buona settimana a tutti!
Nessun commento:
Posta un commento