Alessia Gazzola, siciliana classe 1982, è un medico legale ed una
scrittrice di talento, divenuta famosa grazie al personaggio di Alice Allevi. La
scrittrice afferma di aver iniziato a scrivere per dare sfogo alle difficoltà
incontrate durante il suo percorso di specializzanda. Non so se è proprio così
o se, invece, ha voluto creare un personaggio che fosse quasi un suo alter ego
con mille difetti…fatto sta che il successo è arrivato subito ed il primo libro
è diventato un caso letterario. Pasticciona, goffa, casinista, sognatrice,
curiosa, buona e dal cuore grande, Alice si ritrova al sesto anno di medicina
ancora indecisa sul suo futuro. Poi, in seguito alla morte della badante di sua
nonna, decide di specializzarsi in medicina legale. Entra così in contatto con
un mondo nuovo, nel quale non sempre si trova a suo agio, dove incontrerà una
serie di personaggi
decisamente “originali”. Primo fra tutti il dottor Claudio
Conforti, suo diretto superiore, preciso, meticoloso, dotato di un grande
carisma e di un pungente sarcasmo. Conforti affascina Alice e, pur
punzecchiandola e rimproverandola spesso per la sua distrazione e il suo essere
troppo precipitosa, la incoraggia e capisce che, dietro a questi difetti, la
ragazza nasconde una notevole intelligenza e un particolare sesto senso. Alice
lo segue spesso come un cagnolino, impaziente di imparare da lui e perennemente
in attesa della sua approvazione. Accanto a Conforti, nell’Istituto di medicina
legale, gravitano altre persone. Anzitutto Lara e Ambra, due colleghe di Alice.
La prima, pettegola e impicciona, diventa ben presto sua grande amica, mentre
la seconda, sensuale ed estremamente ambiziosa, la prende in antipatia e coglie
ogni occasione per trattarla male, soprattutto alla presenza di Conforti.
Troviamo poi, tra gli altri, la professoressa Boschi, detta “Wally”, esigente e
severa, che tratta malissimo tutti i suoi studenti, ed il professor Paul
Malcomess, direttore dell’Istituto e soprannominato il “Supremo”. Fuori
dall’Istituto, invece, oltre alla famiglia di Alice (la nonna Amalia, il padre,
la madre ed il fratello Marco) c’è la sua coinquilina Yukino, stravagante e
vivace ragazza giapponese, appassionata di arte e letteratura, che cerca sempre
di aiutare l’amica a superare i momenti di difficoltà e sconforto. E, dulcis in
fundo, c’è Arthur Malcomess, figlio del
“Supremo”, giornalista e reporter di
viaggi che sogna di diventare reporter di guerra. Alice se ne innamora e la
loro storia sarà molto tormentata. La carrellata di personaggi più o meno
marginali potrebbe continuare, anche perché la sensibilità di Alice la porta a
creare rapporti unici con tutte le persone che incontra anche solo per un
attimo, ma vi invito a trovarli ed a conoscerli fra le pagine dei libri della
Gazzola. Molti di voi magari hanno conosciuto Alice attraverso la serie
televisiva “L’allieva”, andata in onda con altrettanto successo sulla Rai. Io
non l’ho ancora vista ma consiglio comunque di leggere almeno uno dei libri
incentrati sulla sua figura. La lettura è scorrevole e vi ritroverete a provare
una profonda simpatia per questa studentessa così casinista ed emotiva.
Ovviamente un personaggio così non ha proprio il tempo per pensare a
cucinare…figuriamoci! Alice
mangia cibi pronti o surgelati, prende prodotti da
asporto o mangia qualcosa al volo fra un autopsia e l’altra…se non ci fosse
Yukino a pensare al suo stomaco non so quanto durerebbe!!! È lei, infatti, a
prepararle un bel piatto di sushi o di onigiri, da gustare davanti alla TV. Io
adoro la cucina giapponese e prima o poi riuscirò anche a cimentarmi in qualche
ricetta particolare. Per ora condivido solo qualche foto di piatti che ho
mangiato al ristorante ma vi assicuro che prossimamente cercherò di replicare
una di queste prelibatezze. Nel frattempo cerco di conoscere il più possibile la
tradizione culinaria del Giappone perché non basta cucinare, occorre assaggiare
e imparare e poi mettere nel piatto ciò che si è appreso. Mangiare non è solo assaporare
ma anche guardare, sentire, annusare…se ancora non l’avete fatto, provate ad
approcciare la cucina giapponese ed uscite dagli stereotipi che la limitano
solo al pesce crudo: scoprirete un mondo di gusto e sarebbe un delitto non
coglierne l’essenza! お食事をお楽しみ下さ (Buon appetito!)
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