04/03/2020

I BASTARDI DI PIZZOFALCONE: UNA STORIA DI RISCATTO FRA I VICOLI DI NAPOLI

Vi ho già parlato del bravissimo Maurizio De Giovanni e del “suo” commissario Ricciardi. Forse, però, molti lo conoscono di più per altri personaggi da lui creati e che hanno riscosso un enorme successo sia fra le pagine dei suoi libri sia sul piccolo schermo. Si tratta dei “Bastardi di Pizzofalcone” ed è proprio di loro che voglio parlarvi oggi. Siamo a Napoli e il commissariato di Pizzofalcone è appena stato teatro di una brutta storia, la peggiore: quattro poliziotti che vi lavoravano erano corrotti ed implicati in un traffico di droga...praticamente dei bastardi. La Questura decide di rimpiazzarli con dei “soggetti problematici”, cioè con dei poliziotti che, in un modo o nell’altro, sono diventati scomodi e poco graditi in altri reparti…praticamente altri bastardi,
pur se in altro senso. In questo modo i superiori pensano che l’ormai agonizzante commissariato arriverà più speditamente al fallimento ed alla conseguente chiusura. E così il comando viene affidato al commissario Luigi Palma, sempre positivo e gioviale, separato e appassionato del suo lavoro, il quale si ritrova a gestire una squadra apparentemente già perdente, composta da soggetti che non potrebbero essere più diversi ed incompatibili fra loro. Giuseppe Lojacono, ispettore proveniente dalla Sicilia, allontanato perché accusato (ingiustamente) da un pentito di essere un informatore della mafia. Ha perso tutto: la sua carriera, la stima dei colleghi, la famiglia…gli rimangono la sua professionalità e le sue grandi capacità investigative. Francesco Romano, burbero, “sanguigno”, con un carattere impetuoso e
violento che lo ha portato ad aggredire un sospettato e ha rovinato il suo matrimonio. Alessandra Di Nardo, “Alex”, introversa e riflessiva, da sempre succube del padre, generale dell’esercito in pensione che avrebbe preferito un figlio maschio, al quale nasconde la sua omosessualità. La sua passione per le armi le ha fatto rischiare di uccidere il suo capo che l’ha “spedita” a Pizzofalcone. Marco Aragona, giovane agente raccomandato perché “figlio di papà”, si atteggia a detective delle serie tv americane ma deve dimostrare di fare sul serio, in quanto gli è stata data un’ultima possibilità per tenere la divisa. A completare la squadra ci sono due veterani del commissariato, risultati estranei ai traffici illeciti dei loro colleghi: Giorgio Pisanelli e Ottavia Calabrese. Il primo è la memoria storica di Pizzofalcone, conosce benissimo il quartiere e le persone che lo abitano. Vedovo e completamente dedito al lavoro, è ossessionato da una serie di morti sospette, catalogate come suicidi, sulle quali indaga da tempo per conto proprio. Ottavia, invece, è l’esperta informatica del gruppo e considera il lavoro, oltre che una missione, una sorta di scappatoia dalla pesantezza della sua vita privata, segnata da un figlio autistico e da un marito inerte ed asfissiante. Ciascuno di loro si
ritrova catapultato in una situazione difficile, con colleghi che non avrebbe mai scelto ma tutti hanno un solo, fondamentale obiettivo: riscattarsi e dimostrare a chi li ha messi in un angolo di essere dei bravi ed onesti poliziotti. Ci sono anche altri personaggi che ruotano intorno a loro, più o meno importanti ma tutti con il loro specifico posto e le loro sfumature. Fra gli altri la PM Laura Piras, intransigente, energica e fortemente attratta da Lojacono; Marinella, figlia di Lojacono in piena crisi adolescenziale; Frate Leonardo, amico e confidente del buon Pisanelli e tanti altri. Sullo sfondo, poi, la stupenda e tormentata città di Napoli, con i suoi vicoli stretti dove tanti vedono e pochi parlano ma dai quali alla fine emerge un’umanità pulsante ed appassionata. A poco a poco i nostri “bastardi” iniziano a conoscersi e ad apprezzarsi, a risolvere dei casi difficili e a farsi notare dai “piani alti”. La chiusura del commissariato si allontana ed il gruppo diventa sempre più una vera squadra, affiatata ed efficiente, nella quale ciascuno può essere sé stesso e ricoprire il proprio ruolo. Dai fantastici libri di De Giovanni è stata tratta la serie televisiva trasmessa dalla Rai, che ha riscosso grande successo ed è già alla terza stagione. Tutti gli attori sono davvero bravissimi! Chi ha letto i libri e ha poi guardato la serie ha ritrovato un’interpretazione magistrale dei diversi personaggi, primo fra tutti (lasciatemelo dire!) quel gran figo di Alessandro Gassmann, che interpreta Lojacono, seguito da Carolina Crescentini (Laura Piras) e da Massimiliano Gallo (Luigi Palma), per citare solo i più famosi. Penso che abbiate capito che vi consiglio vivamente di leggere i libri dei Bastardi e, se vi capita, di guardare anche la fiction perché è uno dei rari casi in cui la seconda è degna dei primi! A questa bellissima squadra ho voluto abbinare una delle ricette tradizionali napoletane: la pasta patate e provola.
Mi chiederete per quale motivo…beh! Per fare questo piatto viene utilizzata la pasta mista, composta da diversi formati di pasta appunto, che insieme alle patate ed alla provola si amalgamano e creano un giusto contrasto tra morbido e croccante. Penso di poter paragonare i bastardi di Pizzofalcone, così diversi fra di loro, alla pasta mista: alla fine il risultato è sorprendente e molto, molto gustoso! Provatela!

RICETTA PASTA PATATE E PROVOLA
Ingredienti per 4 persone: 350 gr patate – 250 gr pasta mista – 100 gr provola – 4 pomodorini - rosmarino – 1 litro brodo vegetale - 1 mazzetto prezzemolo tritato finemente - olio extravergine d’oliva – sale – pepe – aglio (se si desidera)
Lavare e sbucciare le patate e tagliarle a dadini. In una casseruola versare un filo l’olio extra vergine di oliva e aggiungere una testa d’aglio (se si desidera). Soffriggere per un po’ e aggiungere i cubetti di patate, qualche ago di rosmarino e i pomodorini (servono a dare un po' di colore). Togliere l’aglio, coprire le patate con il brodo e portare a bollore. Calare la pasta mista, portandola a cottura (se necessario aggiungere altro brodo). Nel frattempo tagliare la provola a dadini piccoli. Una volta che la pasta risulterà cotta, spegnere il fuoco, aggiustare di sale e pepe, condire con un filo d’olio evo e mescolare facendo addensare il fondo di cottura. Unire, infine, la provola e il prezzemolo continuando a mescolare. Una volta che sarà mantecata, servire la pasta guarnendo con un altro filo d’olio e un rametto di rosmarino. Questo piatto è semplice e gustoso e sarebbe un vero delitto non provarlo! Buon appetito!

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