
Gabriella
Genisi, nata a Bari nel 1965, laureata in Giurisprudenza, è una scrittrice
italiana arrivata al successo grazie al personaggio del commissario di Polizia
di Bari, Lolita Lobosco, considerata un po’ un “Montalbano in gonnella” e
protagonista finora di 8 libri. Sapete già che sono maniacale e che, quando mi
avvicino per la prima volta ad un autore, cerco di partire con il primo dei
suoi romanzi…e così ho fatto anche con la Genisi. Quello di cui vi parlo oggi,
infatti, è il primo della serie del commissario Lobosco “La circonferenza delle
arance”, uscito nel 2010. A questo hanno fatto seguito, fra il 2011 e il 2020,
“Giallo ciliegia”, “Uva noir”, “Gioco pericoloso”, “Spaghetti all'assassina”, “Mare
nero”, “Dopo tanta nebbia” e “I quattro cantoni”. Il primo mi è piaciuto
moltissimo e l’ho letto tutto d’un fiato, quindi sicuramente leggerò anche i
successivi. Nel 2019 è uscito anche “Pizzica amara”, il primo libro di una
nuova serie ambientata nel Salento con un’altra protagonista femminile, Chicca
Lopez, giovane e intraprendente marescialla dei Carabinieri. Beh! Appena
riuscirò a leggerlo ve ne parlerò, state tranquilli. Nel frattempo cerchiamo di
conoscere meglio la nostra commissaria…Lolita Lobosco, detta Lolì, trentasei
anni, sguardo intenso, lunghi capelli corvini e una quinta di reggiseno, è

una
classica bellezza mediterranea che non lascia indifferente nessuno quando
cammina sicura di sé e conscia del suo ruolo. Ha faticato molto per arrivare
dove è ora, seguendo fin da ragazza con una forte determinazione la sua
vocazione: combattere le prepotenze di tutti i tipi, riportare l’ordine e la
giustizia nella vita di chi li ha abbandonati e, cosa non marginale, farsi
rispettare dai colleghi maschi, subalterni, pari o superiori che siano. E tutto
questo, ovviamente, senza rinunciare alla propria femminilità, alla cura del proprio
corpo ed alla passione per le scarpe Louboutin e per la cucina! Donna forte e testarda,
amante della sua terra, Lolita parla senza mezzi termini e va’ dritta al punto
in ogni situazione. La verità, alla fine, in un modo o nell’altro viene a galla
e Lolì ci crede fermamente e si butta a capofitto nelle indagini, senza
trascurare nessun indizio e nessuna pista. E così legge e rilegge i verbali e interroga ripetutamente tutte
le persone coinvolte, cercando di entrare nelle
loro vite, nei loro punti deboli, nelle loro menti, per arrivare, alla fine, ad
incastrare tutti i pezzi del puzzle e a guardare l’immagine della soluzione, la
verità appunto, in maniera nitida. Nel caso che viene trattato nel suo primo
romanzo, il commissario Lobosco viene messa a dura prova, in quanto conosce
personalmente l’uomo accusato di un crimine odioso e si deve sforzare non poco
per riuscire ad essere imparziale e a concentrarsi per poterlo scagionare, tenendo
a bada la lotta interiore fra cuore e testa che disturba il suo lavoro! E a peggiorare
le cose c’è il fatto che le indagini si volgono nel periodo delle feste, fra
Natale e Capodanno, e siccome la sua vita sentimentale non è proprio come
vorrebbe, Lolita vive questi giorni alternando il lavoro e i pranzi in famiglia
e con gli amici, ritrovandosi a casa, da sola, a rimuginare sul passato ed a
ragionare sul presente, senza nemmeno prendere in considerazione il futuro! Non
vi dico altro perché vi rovinerei la lettura (e sapete che questo per me
sarebbe il peggiore dei delitti!) e vi invito a leggere i libri della Genisi,
almeno il primo...poi mi direte se vorrete leggere

anche gli altri o meno! Il
successo del commissario Lobosco, comunque, arriverà anche sul piccolo schermo.
A luglio di quest’anno, infatti, sono iniziate le riprese per la realizzazione
di una serie televisiva. Interprete principale, nelle vesti di Lolita, sarà l’affascinante
Luisa Ranieri e secondo me è proprio una scelta azzeccata: sono davvero curiosa
di vedere se riuscirà a portare in scena il carattere forte di Lolita, oltre
alla sua prorompente femminilità. Dal punto di vista del gusto…beh! Lolita è una
vera gourmet, una di quelle che apprezzo tantissimo! Ama cucinare e mangiare bene e, oltre che per la gastronomia
della sua magnifica Puglia, ha una vera mania per le arance che mangia in tutti
i modi e che inserisce in diverse ricette (le trovate in appendice al libro). Il
suo cavallo di battaglia, conosciuto e apprezzato da tutti i suoi amici e conoscenti,
è la crostata di arance, appunto, semplice e dal gusto deciso, un po’ dolce e
un po’ amara, con una nota asprigna che esalta ancora di più la versatilità
dell’agrume…proprio come Lolita, una donna dalle mille sfaccettature,
nonostante spesso sia semplicemente una donna sensibile e anche vulnerabile, che vuole vivere a pieno la sua
vita, senza se e senza ma. Avete già capito che la ricetta che vi proporrò di
seguito è quella della crostata e vorrei dedicarla a tutte le donne e in
particolare ad una carissima e specialissima amica, Lucia, che proprio oggi
compie gli anni. Anche lei è una donna forte e determinata, sensibile e con un
profondo senso della giustizia, per alcuni versi molto

simile a Lolì. La conosco da molto tempo e non ho mai smesso
di volerle bene e di ammirare la sua tenacia e la sua capacità di affrontare la
vita, nel bene e nel male, rialzandosi sempre e camminando a testa alta! E
allora in onore di Lolita, di Lucia e di tutte noi donne ecco a voi la crostata
di arance del commissario Lobosco: cucinatela con passione e gustatela!
CROSTATA ALLE
ARANCE
Ingredienti per
la frolla: 250 gr farina 00 – 150 gr burro – 90 gr zucchero – 2 tuorli d’uovo –
1 limone – vanillina **per la farcitura: 150 gr di marmellata di arance – 50 gr
zucchero di canna – 2 arance succose – limoncello

Disporre la
farina a fontana, formare un buco al centro, immergere il burro morbido, lo
zucchero, la scorza del limone grattugiata, la vanillina e i tuorli e lavorare
l’impasto con le mani. Farlo riposare in frigorifero per un’ora, coperto da
pellicola. Tagliare le arance a fette, metterle in una pentola e ricoprirle con
un bicchiere di limoncello. Aggiungere lo zucchero di canna e porre il tutto
sul fuoco. Raggiunta l’ebollizione, attendere pochi minuti e scolare le arance.
Stendere la pasta frolla, porla in una tortiera imburrata e bucherellarla. Aggiungere
la marmellata di arance e posizionarvi sopra le fette di arancia scolate.
Cuocere in forno statico a 180° per 20/25 minuti. Lasciar raffreddare la crostata
e servirla con un bicchierino di limoncello. Buona degustazione e alla
prossima!
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