25/03/2021

JACK TAYLOR: INDAGINI E WHISKEY NELLA VERDE IRLANDA

La fantastica voce di Fiorella Mannoia canta “Il cielo d'Irlanda è un oceano di nuvole e luce…” e questa settimana facciamo un viaggio virtuale proprio nella pittoresca e verde Irlanda e andiamo a prenderci un buon caffè a Galway, una delle più grandi città della costa occidentale. È ambientata qui, infatti, la serie televisiva “Jack Taylor”, basata sui libri di Ken Bruen. Lo scrittore irlandese ha scritto diversi romanzi, e non solo con questo personaggio, ma il successo è arrivato proprio grazie alla trasposizione delle avventure di Taylor sul piccolo schermo. Ma cerchiamo di conoscere meglio il protagonista della serie che prende il suo nome…Ufficiale della “Garda”, la polizia irlandese, Jack Taylor (interpretato dal britannico Iain Glen) è
un poliziotto brillante, che ama il suo lavoro ed è abituato a condurre le proprie indagini “alla vecchia maniera”, basandosi sul proprio intuito e affidandosi alle proprie conoscenze ed esperienze, contrario all’utilizzo delle moderne tecnologie. Affascinante, controverso, con una forte e pericolosa dipendenza dall’alcol, Taylor usa spesso delle maniere un po’ troppo brusche ed è incapace di rispettare le regole, pur avendo un suo codice d’onore e un forte senso della giustizia. Dopo aver aggredito un politico a cui stava contestando un illecito, viene espulso dalla Garda e si allontana per un po’ di tempo dalla sua città. Al suo rientro, ritrova vecchi amici e vecchi nemici, fa nuove conoscenze e si scontra con i fantasmi del suo passato…e decide di guadagnarsi da vivere (e da bere!) facendo la cosa che gli riesce meglio: il segugio! E così si reinventa investigatore privato e si ributta nella mischia. Accanto a lui troviamo sempre il giovanissimo e fidato Cody, aspirante detective che prova un misto di ammirazione e pietà nei confronti di quell’ex
poliziotto che beve troppo, ogni tanto fa a cazzotti e sembra non voler ragionare ma è capace di risolvere anche i casi più complessi, riuscendo sempre a sorprenderlo, nel bene e nel male. Nelle sue indagini, Jack è aiutato anche da Kate Noonan, poliziotta e vecchia amica, con la quale potrebbe “scattare” quel qualcosa in più che però rimane bloccato dall’incostanza di Taylor e dalle sue troppo frequenti bevute. Sullo sfondo, come dicevo, la città di Galway, di cui ci viene presentata la solare bellezza alternata all’oscurità dei bassifondi malfamati, e la fierezza dei suoi abitanti legati alla terra, al mare, alle tradizioni, e soprattutto al loro essere irlandesi. Nei casi che vengono affrontati da Jack vengono presentate le speranze di chi vorrebbe cambiare il mondo, contrapposte alla rassegnazione di chi pensa che la vita non abbia più niente da offrire, e tutto questo lo ritroviamo nello stesso Taylor, divorato da una dipendenza dalla quale non riesce (o non vuole?) guarire eppure attaccato tenacemente alla vita ed alla giustizia, un uomo dall’animo “spezzato” ma dal cuore grande, che spesso piange davanti alle brutture ed alle sofferenze degli altri e si arrabbia quando vede i deboli sfruttati e perseguitati dai più forti. Al momento la televisione irlandese ha prodotto tre stagioni e sembra debbano iniziare a girare la quarta. Da noi, invece, gli episodi sono andati in onda (e continuano ad andare in onda) a “singhiozzo” ed in orari e giorni sempre diversi (…infatti non sono ancora riuscita a vederli tutti! Spero di riuscirci prima o poi!) Per quanto riguarda le edizioni in italiano dei romanzi di Bruen…beh! Le sto cercando e anche questa non sembra impresa da poco…ma tranquilli: non demordo! Spostandoci sul “fronte” del gusto, come potete intuire, posso solo dirvi che non è facile vedere il nostro Jack alle prese con un vero e proprio pasto, anzi! A parte le patatine fritte e un piatto di uova e
bacon a colazione, quando si ricorda di farla, lo si vede sempre e solo bere…ovviamente whiskey rigorosamente Irish alternato a qualche boccale di Guinness! Quindi, non potendo proporvi di andare in un pub tutti insieme (!), ho deciso di proporvi qualcosa di tipicamente irlandese che ho avuto la fortuna di assaggiare in loco, durante un fantastico viaggio di lavoro di tanti (troppi) anni fa nel sud dell’Irlanda: l’Irish coffee. Si tratta di un caffè caldo, servito con panna, zucchero e whiskey. Gli
irlandesi lo bevono abitualmente e, in effetti, in alcune giornate fredde e piovose è proprio indicato, perché scalda non poco! Molti lo paragonano al nostro vin brulè ma è molto più alcolico, credetemi. Vi confesso che, quando l’ho assaggiato per la prima volta, sono stata contenta che fosse nel bar dell’hotel in cui alloggiavo, perché così ho dovuto solo trascinarmi all’ascensore, aprire la porta della mia camera e stramazzare sul letto!!! Secondo la tradizione questa bevanda venne creata nel 1943 da Mr Joe Sheridan, chef di un ristorante di Foynes. Pare che una notte all’aeroporto giunse un gruppo di viaggiatori, arrabbiati e infreddoliti a causa della cancellazione del loro volo per il maltempo. Per aiutarli a scaldarsi e per cercare di calmarli, Sheridan servì loro un caffè forte, zuccherato, corretto con whiskey e guarnito con della panna. Fu un successo! Da quel momento la calda e confortante bevanda iniziò ad essere preparata abitualmente dallo stesso Sheridan e venne “esportata” in tutto il mondo, pur rimanendo tipicamente irlandese. (Nel 1988, l'Autorità Irlandese degli Standard Nazionali pubblicò lo standard di preparazione dell'Irish Coffee, noto sotto la voce "I.S. 417: Irish Coffee"). A questo punto direi che, se ancora non l’avete fatto, dovete assolutamente assaggiarlo. Prepararlo non è difficile, ve lo assicuro, si tratta solo di seguire attentamente i pochi e semplici passaggi indicati nella ricetta originale. Magari gustatelo leggendo o guardando in TV le avventure di Jack Taylor…ma senza esagerare, altrimenti vi ritroverete ubriachi in men che non si dica!

IRISH COFFEE

Ingredienti: 5 g di zucchero di canna (un cucchiaino o una bustina) - 90 ml di caffè bollente - 40 ml di whiskey irlandese - 30 ml panna fresca liquida (a piacere cannella o noce moscata per guarnire).

L'Irish coffee si realizza con la tecnica “build”, cioè direttamente nel bicchiere: preparate il caffè con la moka, meglio se lungo. Versate il whiskey, il caffè bollente e lo zucchero in un bicchiere capiente precedentemente riscaldato con acqua bollente, e mescolate facendo sciogliere bene lo zucchero. Inserite la panna fresca nello shaker e agitate per circa dieci secondi. Fatela riposare un momento e poi versatela piano piano nel bicchiere, magari aiutandovi con un cucchiaino, appoggiandolo alla parete del bicchiere con il dorso rivolto verso l'alto. Se volete potete guarnire con una spolverata di cannella o di noce moscata. Servite ben caldo e... Sláinte (che in gaelico significa “salute”)! 

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