La fantastica voce di Fiorella Mannoia canta “Il cielo
d'Irlanda è un oceano di nuvole e luce…” e questa settimana facciamo un viaggio
virtuale proprio nella pittoresca e verde Irlanda e andiamo a prenderci un buon
caffè a Galway, una delle più grandi città della costa occidentale. È
ambientata qui, infatti, la serie televisiva “Jack Taylor”, basata sui libri di
Ken Bruen. Lo scrittore irlandese ha scritto diversi romanzi, e non solo con
questo personaggio, ma il successo è arrivato proprio grazie alla trasposizione
delle avventure di Taylor sul piccolo schermo. Ma cerchiamo di conoscere meglio
il protagonista della serie che prende il suo nome…Ufficiale della “Garda”, la
polizia irlandese, Jack Taylor (interpretato dal britannico Iain Glen) è

un
poliziotto brillante, che ama il suo lavoro ed è abituato a condurre le proprie
indagini “alla vecchia maniera”, basandosi sul proprio intuito e affidandosi
alle proprie conoscenze ed esperienze, contrario all’utilizzo delle moderne
tecnologie. Affascinante, controverso, con una forte e pericolosa dipendenza
dall’alcol, Taylor usa spesso delle maniere un po’ troppo brusche ed è incapace
di rispettare le regole, pur avendo un suo codice d’onore e un forte senso
della giustizia. Dopo aver aggredito un politico a cui stava contestando un
illecito, viene espulso dalla Garda e si allontana per un po’ di tempo dalla
sua città. Al suo rientro, ritrova vecchi amici e vecchi nemici, fa nuove
conoscenze e si scontra con i fantasmi del suo passato…e decide di guadagnarsi
da vivere (e da bere!) facendo la cosa che gli riesce meglio: il segugio! E
così si reinventa investigatore privato e si ributta nella mischia. Accanto a
lui troviamo sempre il giovanissimo e fidato Cody, aspirante detective che
prova un misto di ammirazione e pietà nei confronti di quell’ex

poliziotto che
beve troppo, ogni tanto fa a cazzotti e sembra non voler ragionare ma è capace
di risolvere anche i casi più complessi, riuscendo sempre a sorprenderlo, nel
bene e nel male. Nelle sue indagini, Jack è aiutato anche da Kate Noonan,
poliziotta e vecchia amica, con la quale potrebbe “scattare” quel qualcosa in
più che però rimane bloccato dall’incostanza di Taylor e dalle sue troppo frequenti
bevute. Sullo sfondo, come dicevo, la città di Galway, di cui ci viene
presentata la solare bellezza alternata all’oscurità dei bassifondi malfamati, e
la fierezza dei suoi abitanti legati alla terra, al mare, alle tradizioni, e
soprattutto al loro essere irlandesi. Nei casi che vengono affrontati da Jack vengono
presentate le speranze di chi vorrebbe cambiare il mondo, contrapposte alla
rassegnazione di chi pensa che la vita non abbia più niente da offrire, e tutto
questo lo ritroviamo nello stesso Taylor, divorato da una dipendenza dalla
quale non riesce (o non vuole?) guarire eppure attaccato tenacemente alla vita
ed alla giustizia, un uomo dall’animo “spezzato” ma dal cuore grande, che
spesso piange davanti alle brutture ed alle sofferenze degli altri e si
arrabbia quando vede i deboli sfruttati e perseguitati dai più forti. Al
momento la televisione irlandese ha prodotto tre stagioni e sembra debbano
iniziare a girare la quarta. Da noi, invece, gli episodi sono andati in onda (e
continuano ad andare in onda) a “singhiozzo” ed in orari e giorni sempre
diversi (…infatti non sono ancora riuscita a vederli tutti! Spero di riuscirci
prima o poi!) Per quanto riguarda le edizioni in italiano dei romanzi di Bruen…beh!
Le sto cercando e anche questa non sembra impresa da poco…ma tranquilli: non
demordo! Spostandoci sul “fronte” del gusto, come potete intuire, posso solo dirvi
che non è facile vedere il nostro Jack alle prese con un vero e proprio pasto,
anzi! A parte le patatine fritte e un piatto di uova e
bacon a colazione,
quando si ricorda di farla, lo si vede sempre e solo bere…ovviamente whiskey
rigorosamente Irish alternato a qualche boccale di Guinness! Quindi, non
potendo proporvi di andare in un pub tutti insieme (!), ho deciso di proporvi
qualcosa di tipicamente irlandese che ho avuto la fortuna di assaggiare in
loco, durante un fantastico viaggio di lavoro di tanti (troppi) anni fa nel sud
dell’Irlanda: l’Irish coffee. Si tratta di un caffè caldo, servito con panna,
zucchero e whiskey. Gli

irlandesi lo bevono abitualmente e, in effetti, in
alcune giornate fredde e piovose è proprio indicato, perché scalda non poco! Molti
lo paragonano al nostro vin brulè ma è molto più alcolico, credetemi. Vi
confesso che, quando l’ho assaggiato per la prima volta, sono stata contenta
che fosse nel bar dell’hotel in cui alloggiavo, perché così ho dovuto solo
trascinarmi all’ascensore, aprire la porta della mia camera e stramazzare sul
letto!!! Secondo la tradizione questa bevanda venne creata nel 1943 da Mr Joe
Sheridan, chef di un ristorante di Foynes. Pare che una notte all’aeroporto
giunse un gruppo di viaggiatori, arrabbiati e infreddoliti a causa della
cancellazione del loro volo per il maltempo. Per aiutarli a scaldarsi e per
cercare di calmarli, Sheridan servì loro un caffè forte, zuccherato, corretto con
whiskey e guarnito con della panna. Fu un successo! Da quel momento la calda e
confortante bevanda iniziò ad essere preparata abitualmente dallo stesso
Sheridan e venne “esportata” in tutto il mondo, pur rimanendo tipicamente
irlandese. (Nel 1988, l'Autorità Irlandese degli Standard Nazionali pubblicò lo
standard di preparazione dell'Irish Coffee, noto sotto la voce "I.S. 417:
Irish Coffee"). A questo punto direi che, se ancora non l’avete fatto,
dovete assolutamente assaggiarlo. Prepararlo non è difficile, ve lo assicuro,
si tratta solo di seguire attentamente i pochi e semplici passaggi indicati
nella ricetta originale. Magari gustatelo leggendo o guardando in TV le
avventure di Jack Taylor…ma senza esagerare, altrimenti vi ritroverete ubriachi
in men che non si dica!
IRISH COFFEE
Ingredienti:
5 g di zucchero di canna (un cucchiaino o una bustina) - 90 ml di caffè
bollente - 40 ml di whiskey irlandese - 30 ml panna fresca liquida (a piacere
cannella o noce moscata per guarnire).
L'Irish coffee
si realizza con la tecnica “build”, cioè direttamente nel bicchiere: preparate
il caffè con la moka, meglio se lungo. Versate il whiskey, il caffè bollente e
lo zucchero in un bicchiere capiente precedentemente riscaldato con acqua
bollente, e mescolate facendo sciogliere bene lo zucchero. Inserite la panna
fresca nello shaker e agitate per circa dieci secondi. Fatela riposare un
momento e poi versatela piano piano nel bicchiere, magari aiutandovi con un
cucchiaino, appoggiandolo alla parete del bicchiere con il dorso rivolto verso
l'alto. Se volete potete guarnire con una spolverata di cannella o di noce
moscata. Servite ben caldo e... Sláinte (che in gaelico significa “salute”)!
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