13/12/2017

ADAMSBERG, PARIGI E LE BAGUETTES



Fred Vargas, pseudonimo di Frédérique Audouin-Rouzeau (classe 1957), è una scrittrice francese.  Ricercatrice di archeozoologia presso il Centro nazionale francese per le ricerche scientifiche (CNRS) ed esperta in medievistica. Lo stesso anno 1997 in cui inizia a collaborare con il CNRS scrive il suo primo polar “Le jeux de l'amour e de la mort”. Non è entusiasta del suo libro ma con questo vince un premio e comincia una brillante ed originale carriera, specializzandosi nella letteratura poliziesca e scrivendo anche sceneggiature per la televisione. I suoi romanzi vengono scritti con una tecnica particolare: mentre lavora inizia a “pensare” il libro, che poi scrive durante le ferie estive; durante quelle invernali lo rilegge, lo sottopone alla lettura e alla critica della sorella gemella (pittrice contemporanea) e poi lo pubblica. Uno all’anno, con regolarità. Ha uno stile unico, alla ricerca della precisione, della “sonorità” delle parole e i suoi personaggi sono altrettanto atipici, logorati dalla vita ma sempre al loro posto, pronti a battersi per la giustizia. La Vargas li descrive e quasi li “dipinge” con tratti sempre diversi, curando ogni particolare esteriore e interiore, creando loro una storia, un passato vero, credibile, quasi tangibile che porta i lettori ad amarli o odiarli e comunque a provare delle emozioni verso di loro. Anche Parigi, la città in cui li fa muovere, diventa parte fondamentale della loro vita e del loro quotidiano. Il suo personaggio per eccellenza è il commissario Jean-Baptiste Adamsberg. "Spalatore di nuvole", è commissario di polizia del 13° arrondissement di Parigi, uomo lento, riflessivo, che, alle prese con casi intricati e apparentemente irrisolvibili, sembra brancolare nel buio finché non viene folgorato da una delle sue intuizioni geniali (in genere durante una delle sue camminate riflessive o mentre scarabocchia), lontane dal rigore della "classica" logica dell'investigatore, che lo conducono alla soluzione. Adamsberg vive, apparentemente, in un mondo tutto suo, nel quale non c’è posto per orologi, redazione di verbali, rispetto delle regole, rapporti interpersonali…Non si cura di ciò che indossa, del fatto che faccia caldo o freddo, dell’orario di colazione, pranzo o cena…ma sa che deve vestirsi, sa che deve coprirsi e, soprattutto, mangia per sopravvivere! Durante le sue camminate per le vie di Parigi, si ferma a comprare una bottiglietta d’acqua e il necessario per uno spuntino e mangia passeggiando o seduto su una panchina. Lo so, Adamsberg non è proprio un detective “gourmet” ma ho letto qualche libro di Fred Vargas e mi è piaciuto molto seguirlo nelle sue indagini e in questi suoi “vagabondaggi” nella Ville Lumière. Del resto ho sempre amato Parigi e cosa c’è di meglio del profumo delle baguettes appena sfornate, croccanti, accompagnate da uno dei tanti formaggi francesi dal sapore deciso, come il Roquefort o il Mont d’Or, e da frutta o verdura di stagione? E poco importa se siamo nella culla della “haute cuisine” perché l’importante è il buon cibo, anche e soprattutto nella sua semplicità…e anche se Jean-Baptiste sembra non prestare attenzione a ciò che mangia, è pur vero che indaga con tutto sé stesso e con tutti i suoi sensi, gusto compreso, quello del delitto ovviamente!!!
Questa settimana non pubblico una semplice ricetta ma la ricetta della vera baguette francese. La baguette è un tipo di pane caratterizzato da una forma allungata, da una crosta croccante e da una mollica soffice e sviluppata che viene realizzata con una lievitazione lenta e naturale. La classica baguette francese è lunga circa 65/70 cm larga 5 o 6 cm e alta circa 3 o 4 cm. E allora cosa aspettate?!? Au travail!

BAGUETTE FRANCESE

500 gr di Farina 00  - 350 ml d'acqua - 10 gr di lievito di birra  - sale - olio extra vergine di oliva

Mischiare la farina ed il sale con l'acqua in un contenitore abbastanza capiente da contenere il tutto e, dopo aver mescolato per bene, aggiungere il lievito precedentemente sciolto in poca acqua calda. Impastare con le mani fino ad ottenere un prodotto omogeneo e compatto. Coprire e lasciare riposare per circa un'ora. Cospargere il piano di lavoro (o la spianatoia) con della farina, prendere l'impasto e impastarlo con le mani infarinate. Questa operazione può essere svolta anche piegandolo ripetutamente su sé stesso per 5 o 6 volte. A questo punto è il momento di tagliare l'impasto in quelle che diventeranno le baguette vere e proprie. (Come abbiamo detto la tipica baguette è lunga circa 65/70 cm e larga 5 o 6 cm, ma si potrebbe provare a realizzare delle mini baguette più corte rispetto alla lunghezza classica per poterle sistemare meglio in forno. L’importante è che siano tutte uguali). Scaldare il forno a 240°. Con un coltello fate dei taglietti (non troppo profondi), lungo gli impasti delle baguette preparate, in senso trasversale alla lunghezza e con le dita bagnate d'olio passare sopra i tagli in maniera da ungerli. A questo punto inserire gli impasti nel forno abbassandolo subito a 220°. Mettere nel forno una ciotola d'acqua che provvederà a creare il vapore necessario. Lasciar cuocere per circa 20/25 minuti finché la superficie delle baguettes non risulta bella dorata. La vostra baguette originale è pronta per essere servita in tavola. Sicuramente sarebbe molto meglio andare a Parigi e gustare l’originale all’ombra della Tour Eiffel…ma nel frattempo provate a farla e ad accompagnarla a ciò che preferite…et bon appetit!





2 commenti:

  1. E anche questa volta con una baguette e il formaggio francese hai stupito ancora...sei un mito Roberta!!!

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    1. Grazie...chissà se si riuscirà ad andare a Parigi a mangiarle!?

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