Fred Vargas, pseudonimo di Frédérique Audouin-Rouzeau (classe 1957), è una scrittrice francese. Ricercatrice di archeozoologia presso il Centro
nazionale francese per le ricerche scientifiche (CNRS) ed esperta in
medievistica. Lo stesso anno 1997 in cui inizia a collaborare con il CNRS
scrive il suo primo polar “Le jeux de l'amour e de la mort”. Non è entusiasta
del suo libro ma con questo vince un premio e comincia una brillante ed
originale carriera, specializzandosi nella letteratura poliziesca e scrivendo
anche sceneggiature per la televisione. I suoi romanzi vengono scritti con una
tecnica particolare: mentre lavora inizia a “pensare” il libro, che poi
scrive durante le ferie estive; durante quelle invernali lo rilegge, lo
sottopone alla lettura e alla critica della sorella gemella (pittrice
contemporanea) e poi lo pubblica. Uno all’anno, con regolarità. Ha uno stile unico,
alla ricerca della precisione, della “sonorità” delle parole e i suoi
personaggi sono altrettanto atipici, logorati dalla vita ma sempre al loro
posto, pronti a battersi per la giustizia. La Vargas li descrive e quasi li
“dipinge” con tratti sempre diversi, curando ogni particolare esteriore e
interiore, creando loro una storia, un passato vero, credibile, quasi tangibile
che porta i lettori ad amarli o odiarli e comunque a provare delle emozioni
verso di loro. Anche Parigi, la città in cui li fa muovere, diventa parte
fondamentale della loro vita e del loro quotidiano. Il suo personaggio per
eccellenza è il commissario Jean-Baptiste Adamsberg. "Spalatore di
nuvole", è commissario di polizia del 13° arrondissement di Parigi, uomo
lento, riflessivo, che, alle prese con casi intricati e apparentemente
irrisolvibili, sembra brancolare nel buio finché non viene folgorato da una
delle sue intuizioni geniali (in genere durante una delle sue camminate
riflessive o mentre scarabocchia), lontane dal rigore della "classica" logica dell'investigatore,
che lo conducono alla soluzione. Adamsberg vive, apparentemente, in un mondo
tutto suo, nel quale non c’è posto per orologi, redazione di verbali, rispetto
delle regole, rapporti interpersonali…Non si cura di ciò che indossa, del fatto che faccia caldo o
freddo, dell’orario di colazione, pranzo o cena…ma sa che deve vestirsi, sa che
deve coprirsi e, soprattutto, mangia per sopravvivere! Durante le sue camminate
per le vie di Parigi, si ferma a comprare una bottiglietta d’acqua e il
necessario per uno spuntino e mangia passeggiando o seduto su una panchina. Lo
so, Adamsberg non è proprio un detective “gourmet” ma ho letto qualche libro di
Fred Vargas e mi è piaciuto molto seguirlo nelle sue indagini e in questi suoi “vagabondaggi”
nella Ville Lumière. Del resto ho sempre amato Parigi e cosa c’è di meglio del
profumo delle baguettes appena sfornate, croccanti, accompagnate da uno dei
tanti formaggi francesi dal sapore deciso, come il Roquefort o il Mont d’Or, e
da frutta o verdura di stagione? E poco importa se siamo nella culla della
“haute cuisine” perché l’importante è il buon cibo, anche e soprattutto nella
sua semplicità…e anche se Jean-Baptiste sembra non prestare attenzione a ciò che
mangia, è pur vero che indaga con tutto sé stesso e con tutti i suoi sensi, gusto
compreso, quello del delitto ovviamente!!!
BAGUETTE FRANCESE
500 gr di Farina 00 - 350 ml d'acqua - 10 gr di lievito di birra - sale - olio extra vergine di oliva
Mischiare la farina ed il sale con l'acqua in un
contenitore abbastanza capiente da contenere il tutto e, dopo aver
mescolato per bene, aggiungere il lievito precedentemente sciolto in
poca acqua calda. Impastare con le mani fino ad ottenere un prodotto
omogeneo e compatto. Coprire e lasciare riposare per circa un'ora. Cospargere
il piano di lavoro (o la spianatoia) con della farina, prendere l'impasto e
impastarlo con le mani infarinate. Questa operazione può essere svolta
anche piegandolo ripetutamente su sé stesso per 5 o 6 volte. A questo
punto è il momento di tagliare l'impasto in quelle che diventeranno
le baguette vere e proprie. (Come abbiamo detto la tipica baguette è lunga
circa 65/70 cm e larga 5 o 6 cm, ma si potrebbe provare a realizzare delle
mini baguette più corte rispetto alla lunghezza classica per poterle
sistemare meglio in forno. L’importante è che siano tutte uguali). Scaldare il
forno a 240°. Con un coltello fate dei taglietti (non troppo
profondi), lungo gli impasti delle baguette preparate, in senso trasversale
alla lunghezza e con le dita bagnate d'olio passare sopra i tagli in maniera da
ungerli. A questo punto inserire gli impasti nel forno abbassandolo subito
a 220°. Mettere nel forno una ciotola d'acqua che provvederà a creare il vapore
necessario. Lasciar cuocere per circa 20/25 minuti finché la superficie delle
baguettes non risulta bella dorata. La vostra baguette originale è pronta
per essere servita in tavola. Sicuramente sarebbe molto meglio andare a Parigi e
gustare l’originale all’ombra della Tour Eiffel…ma nel frattempo provate a
farla e ad accompagnarla a ciò che preferite…et bon appetit!
E anche questa volta con una baguette e il formaggio francese hai stupito ancora...sei un mito Roberta!!!
RispondiEliminaGrazie...chissà se si riuscirà ad andare a Parigi a mangiarle!?
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