03/01/2018

PESCE E OMICIDI ALL'ACQUA PAZZA!


“…poi ci sono io, un metro e ottanta di cuoco, capelli precocemente bianchi e occhi azzurri, una mezza età inoltrata portata abbastanza bene…in realtà non ho mai studiato da cuoco…sono un autodidatta ma me la cavo, grazie al lungo tirocinio fatto accanto a mia madre Teresa, che mi ha insegnato tutto fin da quando ero bambino. Per la disperazione di mio padre, alla scuola preferivo il mercato rionale e la cucina di mammà, tra melanzane alla parmigiana e peperoni ‘mbuttunati, gnocchi alla sorrentina e pasta al forno…” Omero Sgueglia, il cuoco (non chef!) è il protagonista del giallo di cui vi voglio parlare oggi: “Omicidi all’acqua pazza – I delitti della Costiera”. Dalla sua cucina, fra un piatto e l’altro cucinato con amore e passione, (con gli ingredienti genuini scelti da lui personalmente) questo improbabile segugio osserva con attenzione i clienti e i colleghi dell’hotel in cui lavora, in una delle zone più belle della Costiera Amalfitana, sottoponendo tutti al vaglio della sua curiosità e dello spirito critico che ha ereditato dal padre professore di latino e greco.  E ad ogni cliente si diverte ad abbinare un piatto, cercando di capire quale possa essere quello giusto per tutti e ciascuno… Una sera prepara una fantastica pezzogna
all’acqua pazza per la giovane e bella moglie di un cliente un po’ “attempato”; i due stanno litigando a tavola ma questo non impedisce alla signora di apprezzare la cucina di Omero. La donna purtroppo verrà trovata morta qualche ora dopo, uccisa da un misterioso assassino. Il nostro cuoco, allora, si mette a indagare, dapprima nel tentativo di aiutare un amico Carabiniere che preferisce le pentole alle armi, e poi perché quando qualcosa non lo lascia tranquillo sente come delle “punture di spilli” e deve per forza arrivare alla soluzione del caso. Esordio nel giallo di un giornalista settantenne, Umberto Cutolo, “Omicidi all’acqua pazza” racconta il paesaggio della costiera usando la chiave dei sapori, offre una notevole galleria di personaggi e riesce a tenere in sospeso il lettore fino all’ultima pagina. Cutolo è nato a Roma nel 1947. Per mezzo secolo ha praticato la professione di giornalista, arrivando a dirigere l'Adn Kronos, l'ufficio stampa dei ministeri del Mezzogiorno e dei Trasporti e i mensili dell'ACI L'Automobile e HP Trasporti. Dice che per scrivere questo libro ha mescolato tanti ingredienti, come in un piatto e il risultato è un personaggio vero, schietto, semplice e ironico, capace di arrabbiarsi davanti alla stupidità e alla morbosità dei turisti ma al contempo buono e pronto ad aprire il cuore a chi ha bisogno. Mentre indaga Omero non smette di cucinare e di illustrare ingredienti e sapori, sottolineando l’importanza della semplicità. Siamo solo al primo volume di una trilogia che promette molto bene, sia in termini di gusto che in termini di delitto! Fra i tanti manicaretti proposti da Omero Sgueglia ho voluto scegliere proprio il piatto che ha preparato per la vittima, quello che dà anche il titolo al libro e che è di una semplicità disarmante ma al contempo capace di sprigionare profumi e sapori veri!

Pezzogna all’acqua pazza


Ingredienti per 2 persone

2 pezzogne (in alternativa 2 orate come ho fatto io!!!) 150/200 gr pomodorini ciliegini Acqua - vino bianco (facoltativo) - prezzemolo – aglio – olio evo – sale – pepe Qualche fetta di pane tipo Altamura

Lavate e tagliate i pomodorini e metteteli in una casseruola con circa 200 ml d’acqua, un paio di spicchi di aglio sbucciato, un po’ di prezzemolo, sale, pepe e tre/quattro cucchiai di olio (+ mezzo bicchiere scarso di vino bianco se volete). Portate a ebollizione e cuocete questo “brodetto” per circa 20/30 minuti. Nel frattempo pulite il pesce, sciacquatelo sotto l’acqua corrente, unitelo al brodo e cuocetelo a fiamma bassa per circa 15/20 minuti, girandolo una volta a metà cottura. Disponete il pesce nei piatti e copritelo con i pomodorini e il brodetto, servendolo con le fette di pane precedentemente tostate e condite con un
filo d’olio. La ricetta è davvero molto semplice ma il risultato vi sorprenderà! Questa volta vi consiglio di mangiare questo piatto in compagnia e con un bel bicchiere di vino ma senza leggere il libro di Cutolo….non riuscireste a gustarlo e sarebbe davvero un delitto!!!!!





1 commento:

  1. Hai iniziato alla grande..
    Brava Roberta!!!il brodetto e' fantastico...garantito!!!!perciò cosa aspetta te..buon appetito!!!

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