31/01/2018

UN CASO BIZZARRO PER IL COMMISSARIO CARRA


Questo libro è scritto e firmato a quattro mani da Claudio Arbib e Rodolfo Rossi, insegnanti rispettivamente dell’Università dell’Aquila e del Conservatorio di Latina. E infatti si ritrova molta cultura, artistica, letteraria e classica seminata con leggerezza nelle pagine di questo romanzo appassionante, nel quale la trama gialla è il pretesto per parlare di una squadra di poliziotti romani normali, né eroici né troppo violenti, guidati dal commissario Carra, divorziato, solitario, amante del pesce freschissimo che cucina da vero chef, abbastanza pigro, molto intuitivo, non troppo abile con le donne, ma al fondo pieno di malcelata umanità, che traspare dal suo modo di lavorare e di avere rapporti con i collaboratori. Non ci sono donne nella sua squadra, solo due o tre poliziotti normali anch’essi, ma che al momento giusto
sanno agire in modo risoluto ed efficace. Il commissario Carra, in questo caso, non sa proprio che pesci pigliare (per fare una battuta, proprio lui che adora il pesce!) Non gli era mai successo di non riuscire a capire da dove cominciare, né si era mai trovato coinvolto in un caso come questo…lui e la sua squadra sono abituati ad avere a che fare con qualunque tipo di crimine, ma stavolta è davvero troppo. Com’è possibile che siano collegati tra loro il ritrovamento in un cortile di una carcassa di elefante, la sparizione di un ragazzo, il rapimento di un bambino rom e la morte per overdose di una prostituta? Tutto sembra maledettamente assurdo, gli viene da pensare, mentre attraversa la periferia romana alla ricerca del prossimo indizio. E proprio quando la matassa sembrerà impossibile da sbrogliare, l’incontro con uno stravagante quanto acuto barbone metterà il solitario commissario sulle tracce dell’unico filo da seguire. A fare da sfondo il degrado di Roma ai nostri giorni, descritto con puntigliosa precisione dagli autori, che lascia un sapore amaro in bocca, nonostante la simpatica ironia dei personaggi. Le uniche “note di colore” sono costituite dai dialoghi fra Carra e il magistrato di turno, che parla solo per frasi fatte e proverbi latini e dalle simpatiche “escursioni” del commissario al mercato, dove acquista il pesce fresco da mettere in padella, con gli aromi giusti, per rilassarsi con un buon pranzo, prima di tornare alle indagini. Ho voluto scegliere un piatto semplice ma sempre molto amato della nostra cucina: le linguine con le vongole veraci. Spesso Carra sceglie i fasolari ma io ho dovuto adattarmi a ciò che di più fresco aveva il mio pescivendolo di fiducia…e devo dire che ho fatto bene!!!

LINGUINE ALLE VONGOLE VERACI (per 4 persone)

1 kg di vongole veraci - 320 g di linguine - prezzemolo - vino bianco – peperoncino – olio - aglio – pepe - sale

Prima di tutto fate spurgare per almeno 10/12 ore le vongole in acqua di mare oppure in acqua fredda e sale. Passato il tempo necessario, scolatele e ripassatele di nuovo sempre con dell’acqua fredda. Picchiettate le conchiglie su un piano per accertarvi che non ci sia più sabbia. Mettete le vongole in una padella con l'aglio, un po’ di olio evo e il vino bianco a fuoco vivo, fate evaporare l’alcol, poi coprite con un coperchio fino a quando le vongole saranno totalmente aperte.
Ci vorranno circa 3 minuti. Scolatele e recuperate l’acqua (sughetto) ottenuta che andrete a filtrare e a tenere da parte. Fate rosolare a fuoco basso l’aglio con poco peperoncino a aggiungete le vongole, l’acqua filtrata in precedenza e insaporite per qualche minuto. Tritate finemente del prezzemolo. Cuocete le linguine in acqua salata e scolatele molto al dente per non rischiare che in padella scuociano. Mettetele nella padella con le vongole, amalgamate per qualche secondo, servite ben calde con una girata di pepe e prezzemolo. Come vedete questa ricetta è di una semplicità estrema ma il profumo che sale dalla padella, il colore del prezzemolo e delle vongole e, soprattutto, il sapore degli ingredienti che si amalgamano armoniosamente, ne fanno un piatto davvero unico! Se poi lo gustate in compagnia, con un bicchiere di buon vino bianco fresco e frizzante...vi sentirete davvero appagati…almeno spero! E allora buon appetito e alla prossima settimana!!!



Nessun commento:

Posta un commento