Jeff Lindsay, pseudonimo di Jeffry P. Freundlich (Miami, 14 luglio
1952), è uno scrittore statunitense di crime story. Vive in Florida ed è conosciuto soprattutto come autore
della serie di romanzi incentrati sulla figura di Dexter Morgan, dai quali è stata
tratta la serie televisiva “Dexter”. Si tratta di un personaggio davvero “particolare”
e controverso e sono stata molto indecisa se inserirlo o meno nel mio blog. Ma
poi ho ceduto, perché se c’è qualcuno che prova un profondo gusto per il
delitto è proprio lui! Già perché lui ama mangiare e ama uccidere. Dexter è un
esperto forense della polizia scientifica di Miami, specializzato nell'analisi
delle tracce di sangue ma allo stesso tempo è un serial killer esperto e
metodico. Vittima di una tragica infanzia, viene adottato da Harry Morgan,
detective della polizia di Miami, il quale col tempo comprende che il giovane figliastro
è un sociopatico con un forte bisogno di uccidere.
Cercando di evitargli un
futuro nei guai con la legge, Harry decide di allenarlo a canalizzare questi
istinti violenti in una direzione "positiva": gli insegna così ad
essere un cauto, meticoloso ed efficiente killer e a non lasciare indizi. Gli
insegna come vivere una vita "pubblica" che non desti sospetti,
fingendo emozioni e reazioni come tutti si aspettano da lui, ma che lui non
prova. E cosa più importante, Harry fornisce al ragazzo un sistema etico di
regole che Dexter battezza "il codice di Harry"'. Il cuore di tali
regole è quello di uccidere solo persone che sono a loro volta killer (ma anche
pedofili e stupratori) e che non sono mai stati scoperti e inchiodati dalla
legge. Questo codice comprende anche l'agire sempre con la massima prudenza per
non lasciare tracce e restare "invisibile" e insospettabile. E così
Dexter, dopo la morte di Harry, si costruisce pian piano una solida
“copertura”, lavorando in modo esemplare, spesso a fianco della sorellastra,
Debra, anch’essa poliziotta, scherzando con i colleghi, ai quali ogni mattina
porta un vassoio di donuts (di cui è particolarmente goloso) e frequentando
Rita, adorabile romantica, separata con due figli, Astor e Cody, verso i quali
Dexter finirà per provare addirittura affetto. E di notte, smessi i panni
dell’uomo semplice e quasi noioso, si cala in quelli del vendicatore, guidato
dalla sua voce interiore (che lui chiama il “passeggero oscuro”), pronto ad
arrivare laddove la giustizia dei tribunali non è riuscita ad arrivare. Moltissimi
di voi conosceranno meglio la versione del piccolo schermo, rispetto a quella
della carta stampata. Io non ho mai visto nemmeno un episodio della serie ma ho
letto tutti i libri (ad eccezione di “Dexter is dead”) e chissà? Prima o poi
magari mi imbatterò nelle repliche e vedrò se il Dexter televisivo è
all’altezza di quello dei gialli. Nel frattempo vi consiglio vivamente di leggere le sue avventure scritte, seguendolo nelle sue giornate, scandite da colazioni iperproteiche, spuntini a base di donuts e cene sostanziose. Sì perché lui, come dicevo, adora il cibo e lo consuma senza problemi, visto che ha un metabolismo più veloce della luce (beato lui!!) e gli piace assaporare ogni boccone, così come assapora ogni istante quando uccide le sue vittime!
DONUTS AL FORNO (ciambelle
americane)
Ingredienti per 18/20 donuts:
250 gr farina manitoba + 250 gr farina 00
250 ml latte intero
2 uova
70 gr zucchero
80 gr burro
15 gr lievito di birra fresco
1 cucchiaino essenza di vaniglia
Per la glassa:
150 gr zucchero a velo
20 gr burro
50 gr cioccolato fondente
Acqua calda
Colorante alimentare (facoltativo)
Sciogliete il lievito di birra, sbriciolandolo in un pochino di latte a
temperatura ambiente. In una ciotola riunite le due farine, lo zucchero, le
uova, l’essenza di vaniglia, il latte con il lievito e il restante latte appena
intiepidito. Lavorate tutti gli ingredienti nell’impastatrice, utilizzando il
gancio, o a mano, energicamente. Quando l’impasto si sta incordando aggiungete
il sale e il burro ammorbidito a pezzetti, poco alla volta, in modo che possa
essere ben incorporato. Ottenuto un composto morbido ed elastico, trasferitelo
sulla spianatoia infarinata e lavoratelo velocemente a mano, formate una palla
e ponetelo in una ciotola, coperto con della pellicola. Lasciatelo lievitare
per 2/3 ore (o comunque fino a quando sarà raddoppiato di volume). A questo
punto riprendetelo, sgonfiatelo e trasferitelo di nuovo sulla spianatoia.
Stendetelo con il mattarello fino ad arrivare ad uno spessore di un centimetro,
poi, con un coppapasta di 9/10 cm di diametro, ricavate dei cerchi, che poi
andrete a forare al centro con un altro coppapasta di 2 cm di diametro.
Lasciate lievitare le ciambelle ancora per un’oretta: dovranno raddoppiare di
volume. Passata l’ora, infornatele in forno statico preriscaldato a 200° per 8
minuti circa (devono dorare in superficie ma non bruciare!). Una volta cotte,
lasciatele raffreddare e intanto preparate la glassa. Mettete in una ciotola lo
zucchero a velo, con il burro fuso e un po’ di acqua caldissima. Mescolate con una frusta e regolate con altra acqua se necessario: dovete ottenere una glassa fluida ma non liquida. Dividetela in due parti: in una aggiungete il colorante che preferite e nell’altra il cioccolato fondente fuso. Una volta pronte, immergete la parte superiore delle ciambelle nell’una o nell’altra glassa, decorate a piacere con zuccherini, lamelle di mandorle o altro e lasciate raffreddare e rassodare. Nella ricetta che vi ho proposto i donuts sono al forno, anziché fritti ma voi potete scegliere di tuffarli nell’olio bollente, alla temperatura di 175°. Io ho scelto la prima versione un po’ perché non amo friggere e un po’ perché il mio metabolismo non si avvicina neanche lontanamente a quello di Dexter!!! Gustateli con una tazza di tè o caffè e, come sempre vi consiglio, in compagnia di un buon libro: saranno ancora più buoni!!!
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