M.R.C. Kasasian è cresciuto nel Lancashire e prima di
diventare uno scrittore ha fatto molti lavori diversi. Vive con la moglie fra il
Suffolk e Malta e di lui non si sa molto altro, a parte che finora ha scritto quattro
libri con due protagonisti decisamente fuori dal comune. Ambientati nella
Londra fosca e cupa di fine Ottocento, i suoi gialli ruotano attorno al 125 di
Gower Street, dove vive Sidney Grice, “detective personale”, come ama definirsi,
insieme a March Middleton, di cui è tutore legale. Nobile, eccentrico, cinico, esigente,
estremamente tirchio e pignolo fino all’esasperazione, Grice è stato definito
il “nuovo Sherlock Holmes” ma a parte il fatto che sono entrambi “very british”
non c’è altro che li accomuna. Insieme a Grice troviamo March Middleton,
giovane dama inglese, rimasta orfana e presa dal detective sotto la sua ala protettrice.
Intelligente, curiosa, ribelle, March non è proprio capace di rimanere davanti
al focolare a ricamare né di frequentare gli ambienti nobili londinesi, anzi!
Lei ambisce a diventare la prima detective donna di Londra! E il suo tutore,
suo malgrado, si rende conto che March è davvero acuta e spesso trova in lei
una preziosa aiutante per le sue indagini. Mentre Sidney Grice beve tè e si dedica
alla lettura di libri che trattano di argomenti impossibili, la sua figlioccia
si rifugia nella sua camera a fumare una sigaretta, sorseggiando sherry e
leggendo romanzi...entrambi in attesa del prossimo cliente!
Ho letto i libri di Kasasian per pura curiosità: essendo una
grande ammiratrice del grande Sherlock Holmes volevo capire se davvero Grice
poteva essergli paragonato. E direi proprio di no! Ammetto che i due inquilini
di Gower Street mi sono simpatici e i libri scorrono bene, anche se Kasasian
non è un giallista classico, tutt’altro. Sidney Grice riesce a catturare l’attenzione
del lettore, però, ha un problema molto serio (almeno per me!): mangia poco e
male! Un po’ per la sua profonda avarizia, un po’ per la sua tendenza a non
lasciarsi andare agli stravizi, infatti, fa preparare dalla sua cuoca solo
verdure bollite e brodi! Tant’è che ho pensato potesse cascare a fagiolo parlarne
proprio il mercoledì della Settimana Santa, durante la quale si osservano digiuno
e sobrietà! Spero non siate delusi, quindi, se stasera vi ho parlato
semplicemente di un autore poco conosciuto e dei suoi protagonisti che poco hanno
a che fare con i gourmet incontrati finora e che non ci siate rimasti male se
non ho condiviso una ricetta degna di tale nome…il punto è che non me la
sentivo di proporre qualcosa di gustoso in questi giorni…dovrete pazientare e attendere la
prossima settimana. Beh! Comunque resta inteso che le verdure fanno sempre e
comunque molto bene…basta cucinarle con fantasia, seguire le giuste
stagionalità e non farle sempre bollite, mi raccomando, altrimenti più che di gusto
del delitto si arriva a parlare di omicidio del gusto! Allora buona serata e
alla prossima settimana con un nuovo autore ed una nuova ricetta!
Be"devo dire che la fantasia e l "originalità non ti mancano Roberta!!!brava anche con delle semplici verdure sei riuscita a catturare l "attenzione...una descrizione eccellente.....
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