18/04/2018

LINCOLN RHYME: INDAGINI DALL’UPPER WEST SIDE DI NEW YORK


Quando ho letto “The bone collector” (“Il collezionista di ossa” in italiano) non pensavo che sarebbe stato l’inizio di un bellissimo “rapporto” con il genio di Jeffery Deaver. A dire il vero l’ho letto per curiosità dopo aver visto il film perché ho pensato “questo thriller è davvero originale…chissà se il regista è stato fedele al libro?” E in effetti, a parte l’aver trasformato il mitico criminologo tetraplegico Lincoln Rhyme, che nei libri è bianco, in un affascinante nero interpretato da Denzel Washington, il regista ha reso ampiamente giustizia al romanzo. Da quel momento non mi sono persa un solo libro di questo autore, capace di tenermi incollata alle sue pagine dalla prima all’ultima, sempre col fiato sospeso e sempre stupita dai colpi di scena che si susseguono! Jeffery Deaver, statunitense classe 1950, ha iniziato come giornalista per poi dedicarsi a tempo pieno ai suoi libri, quasi tutti diventati best sellers, che da più di vent’anni vengono venduti in tutto il mondo e tradotti in 25 lingue diverse. Ha vinto numerosi premi come il prestigioso Ellery Queen Readers Award for Best Short Story of the Year (per ben tre volte!) e il Premio Nero Wolfe, solo per citarne un paio. Oltre alla serie di Rhyme ha scritto anche quelle di John Pellam e di Kathryn Dance, la trilogia di Rune e molti altri romanzi…tutti con una sola caratteristica in comune: l’originalità e il successo di pubblico! Voglio iniziare parlandovi di Lincoln Rhyme, Linc per gli amici. Criminologo della polizia di New York, collaboratore dell’FBI, appassionato del suo lavoro, cinico, orgoglioso, la sua vita è divisa nettamente in due parti: la prima, antecedente all’incidente, e la seconda, successiva all’incidente. L’incidente?
Durante l’esame di una scena del crimine, una trave di quercia gli cade addosso, rompendogli la quarta vertebra cervicale e rendendolo tetraplegico. Si ritira dalla polizia, si “rifugia” nella sua casa nell’Upper West Side di New York e, assistito dal paziente e attento Tom, passa le giornate osservando i falchi pellegrini che si fermano alla sua finestra e cercando il modo di farsi aiutare a suicidarsi….fino a quando il suo collega ed amico Lon Sellitto lo cerca per chiedere il suo aiuto nella ricerca di un pericolosissimo serial killer, il collezionista di ossa appunto, e gli affianca la detective migliore che lavora nella NYPD, Amelia Sachs. Da quel momento le idee suicide vengono pian piano accantonate, le indagini si susseguono frenetiche, il suo appartamento viene attrezzato e diventa un vero e proprio laboratorio dove analizzare le prove, Amelia diventa le sue gambe e le sue braccia sulle varie scene del crimine e la sua compagna nella vita. Dalla sua “Storm Arrow”, una carrozzina ultratecnologica, Lincoln ascolta, cerca, elabora dati e prove e, con l’aiuto della sua squadra, riesce ad intuire quel particolare, quella tessera fuori posto del puzzle che lo porta a scoprire l’identità dell’assassino. Non potendo muoversi, odiando la noia che lo assale fra un’indagine e l’altra, mette tutte le sue energie nel ragionamento e nell’analisi, arrivando a litigare con Tom che, invece, lo richiama puntualmente a rispettare i ritmi e i limiti della sua disabilità. Il suo assistente è anche un ottimo cuoco, apprezzato da tutti i collaboratori che gravitano intorno a Linc, ma il suo capo non dà molta importanza al cibo e lo gusta solo in rare occasioni. Quando si sente sotto pressione o bloccato nelle indagini, Rhyme preferisce rilassarsi bevendo un bicchiere di ottimo whisky. Non avendo possibilità, quindi, di "attingere" direttamente dai libri ho pensato di abbinare a questo personaggio uno dei pochi piatti tipicamente newyorkesi: la cheesecake! Lincoln ama la sua città, l’ha battuta palmo a palmo quando era un poliziotto, la conosce come le sue tasche e non ha mai smesso di studiarne ogni angolo e con questo dolce voglio rendere omaggio a lui ed alla Grande Mela. Ecco a voi, quindi, la ricetta della

NEW YORK CHEESECAKE 


Ingredienti per la base: 250gr biscotti digestive - 150gr burro - 2 cucchiai di zucchero Per la crema: 250 gr formaggio tipo Philadelphia – 250gr ricotta fresca - 3 uova - 150gr zucchero - 100ml panna fresca - succo di 1/2 limone - 1 bustina di vanillina Per la copertura: 200ml panna acida - 1 bustina di vanillina – un cucchiaio di zucchero – fragole
Anzitutto mettete i biscotti digestive in un frullatore e sminuzzateli molto finemente unendo lo zucchero poi poneteli in una casseruola, aggiungete il burro fuso e amalgamate il tutto. Prendete una tortiera con cerniera imburratela bene e foderatela con della cartaforno (tagliate un cerchio del diametro della tortiera e poi delle strisce da applicare ai bordi). Versate quindi il composto di biscotti, create una base omogenea sul fondo e lasciatela riposare in frigo almeno per un’ora. Nel frattempo preparate la crema. In una terrina unite lo zucchero e le uova e create un composto omogeneo, aggiungete il formaggio e la vanillina mescolando fino ad ottenere una crema liscia senza grumi. Unite quindi la panna fresca (non montata!), la vanillina e un pizzico di sale. Quando il tutto è ben mescolato, versate il composto nella tortiera dove avevate creato la base e livellate bene la crema. Infornate a 180° per circa 25 minuti, poi abbassate la temperatura a 160° e fate cuocere altri 40 minuti circa. 
Per non far scurire troppo la superficie durante la cottura, copritela con della carta stagnola almeno per i primi 50 minuti. A cottura completata spegnete il forno e apritelo, senza togliere la torta, e lasciatela riposare per altri 30 minuti. Unite la panna acida, la vanillina e lo zucchero fino a creare una crema liscia e, una volta che la torta si sarà raffreddata, copritela con il composto ottenuto. Mettete in frigo per 6-8 ore e prima di consumarla decoratela con le fragole. Il segreto della riuscita di questo dolce sta nel rispetto dei vari tempi di cottura, di raffreddamento e di riposo…ma vi assicuro che poi il risultato vi ripagherà ampiamente dell’attesa! Gustatela fresca e accompagnatela ad un libro di Deaver…sinceramente non so cosa finirete prima…la cheesecake o la lettura?!?!? Fatemi sapere!

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