Mario Mazzanti ama definirsi “un maledetto toscano nato per i casi
della vita a Milano”. Medico chirurgo, attualmente vive in provincia di Bergamo
con la moglie, quattro figli e diverse passioni: il cinema, la letteratura,
l’opera, gli scacchi…La più grande, però, è quella per la letteratura gialla
che l’ha portato a scrivere romanzi e racconti polizieschi, thriller
psicologici e storici. I suoi personaggi sono poliziotti che ogni giorno vedono
cose che non vorrebbero vedere, psicologi che ascoltano sofferenze interiori che
deturpano l’umanità e la portano a gesti estremi, giornalisti in cerca di notizie
che superano il limite del lecito, assassini che sono vittime e vittime che
diventano carnefici. E tutti sono capaci di coinvolgere il lettore nella
loro indagine, nella loro vita, nella loro lotta al crimine, al male…forse
perché sono umani, veri, più vicini alla realtà di tanti “supereroi”
improvvisati. In particolare nei libri di Mazzanti incontriamo il commissario
Sensi, esperto poliziotto di Milano appassionato del suo lavoro, disincantato e
al tempo stesso sensibile e il dottor Claps, psichiatra, criminologo,
consulente della polizia come esperto dei profili psicologici degli autori di
crimini violenti. Claps è molto preparato e brillante e lavora spesso con Sensi.
Purtroppo durante un’indagine si avvicina troppo al criminale a cui sta dando
la caccia e la lama dell’assassino lo colpisce, lesionando l’arteria femorale. Seguono,
in ordine, un’emorragia massiva, due arresti cardiaci con conseguente anossia e
un miracolo che lo tiene in vita ma a caro prezzo: l’afasia, un’alterazione
della capacità di comprendere e di utilizzare sia vocaboli, sia espressioni
verbali. Un danno cerebrale permanente dal quale si può migliorare solo con una
lunga riabilitazione e una grande forza di volontà. Il profiler, aiutato
dall’amico Sensi, percorrerà questa strada faticosa e tutta in salita ma continuerà, suo malgrado, ad essere coinvolto nelle indagini del poliziotto. Ho
“incontrato” Mazzanti leggendo tre dei suoi libri,
riuniti in un’edizione
economica intitolata “Tre casi scottanti”, trovata per caso in una libreria:
“Un giorno perfetto per uccidere”, “Non uccidere” e “Sorelle”. I primi due con
la coppia Sensi-Claps ed il terzo un racconto a sé stante. Ve li
consiglio volentieri! A me sono piaciuti e prima o poi leggerò anche gli altri
libri dello scrittore toscano. Nel frattempo devo ammettere che, a parte i
numerosi panini buttati giù in orari assurdi da Sensi e i tanti, troppi pasti
saltati da Claps, nei libri di Mazzanti non ci sono tracce rilevanti di cibo.
Ma sapete bene che non questo non significa che non ci sia del gusto, anzi! I
due amici si trovano regolarmente, una volta al mese, a cena in una trattoria
guarda un po’ (!) toscana. Quindi un senso del gusto c’è e non a caso Mazzanti
lo colloca proprio nella sua regione! Detto questo, ho deciso di proporvi una
ricetta semplice ma dai sapori schietti e decisi: la panzanella toscana. Come nei libri di Mazzanti, si parte da ingredienti semplici
e di carattere, i quali, una volta assemblati e conditi nel modo giusto, si
trasformano e trovano il loro posto in un insieme armonioso, colorato e
gustoso.
RICETTA PANZANELLA CLASSICA
Ingredienti: 8 fette di pane raffermo (meglio se toscano) - 2-3
pomodori maturi e sodi - una grossa cipolla rossa (o 2-3 piccole) - basilico
fresco - olio extravergine di oliva - aceto di vino bianco - saleSpezzettate con le mani il pane raffermo, riunitelo in una ciotola capiente e aggiungete acqua, quel tanto che basta a bagnarlo. Tagliate la cipolla a fettine e trasferitela in una ciotolina con acqua fredda. Tagliate il pomodoro a dadini. Strizzate molto bene il pane con le mani, trasferitelo in una ciotola e, sempre con le mani, riducetelo in briciole fini. Aggiungete la cipolla ben scolata dall'acqua, unite anche i pomodori e il basilico, spezzettato con le mani. Condite la panzanella con abbondante olio di oliva, aceto a piacere e sale. Mescolate e fate riposare almeno un'ora prima di servire. (Volendo si possono apportare delle varianti "a piacere" aggiungendo cetrioli, olive nere, tonno, uova sode…a voi la scelta!) In queste sere di caldo torrido è un piatto ideale, che si prepara senza dover cuocere nulla e si mangia davvero volentieri. E se poi state leggendo e non riuscite a staccarvi dalle pagine del vostro libro…non rischiate che si raffreddi! E allora buon appetito e buone ferie a tutti! Rilassate il fisico e la mente ovunque andrete, mare o montagna, estero o Italia, campagna o città…e anche se rimarrete a casa cercate comunque di staccare la spina…e mi raccomando: tenete sempre un giallo in borsa o sul comodino e regalatevi tanto gusto, sempre! Io chiudo la cucina per il mese di agosto…devo riposarmi e leggere i libri per il mio blog. Vi aspetto a settembre con tanti nuovi post e delle interessanti novità!