Joël Dicker è un giovanissimo scrittore svizzero nato a Ginevra nel 1985.
Laureato in legge nel 2010, fin da giovanissimo inizia a scrivere e nel 2009
termina la stesura del suo primo importante romanzo “Gli ultimi giorni dei
nostri padri”, in cui racconta la storia di un ramo segreto del Secret
Intelligence Service. Nonostante le difficoltà incontrate nel trovare un
editore disposto a pubblicarlo, il libro esce nel 2011 in Francia e riscuote un
discreto successo. Ma la fama di Dicker arriva nell’anno successivo, con la
pubblicazione di quello che è stato definito il suo capolavoro: “La verità sul
caso Harry Quebert”. Si tratta di un giallo deduttivo, ambientato nella
fittizia cittadina di Aurora, sulla costa nord-orientale degli Stati Uniti. La
vicenda si svolge nel 2008 con continui flashback al 1975, anno in cui Nola
Kellergan, affascinante quindicenne figlia del pastore della chiesa cittadina, scompare in
circostanze misteriose. Dopo 33 anni, il suo corpo viene ritrovato sepolto nel
giardino della villa di
Harry Quebert, famoso scrittore e docente universitario
che conduce una vita schiva e solitaria. Quando si scopre che l’allora
trentaquattrenne Harry ha vissuto un’intensa storia d’amore con la piccola Nola
e che il suo best-seller “Le origini del male” è ispirato proprio a quella
storia, lo scrittore viene accusato di omicidio e la sua immagine di uomo e di
letterato è completamente distrutta. Marcus Goldman, giovane scrittore
protagonista e “io narrante” del libro, corre in aiuto di Harry, suo insegnante,
mentore ed unico vero amico. Convinto della sua innocenza, inizia ad indagare aiutato
dal "simpaticissimo" sergente Gahalowood, scavando nel passato di Quebert, di
Nola e di tutti gli abitanti di Aurora che, in un modo o nell’altro, hanno
avuto a che fare con entrambi. Ben presto si renderà conto che nulla è come
sembra, che tutti nascondono piccoli e grandi segreti e che le sue indagini
danno fastidio a molti. Ma anche quando inizieranno a minacciarlo seriamente,
Marcus non si darà per vinto e, anzi, deciderà di scrivere il suo prossimo
libro proprio sul caso di Harry e Nola, per dimostrare e dire a tutto il mondo che
il suo amico è innocente e che la loro storia d’amore, pur se contro tutti e
tutto, era vera e profonda. Ci riuscirà? A voi scoprirlo! Vi consiglio davvero
di leggerlo: non appena l’avrete iniziato non riuscirete a smettere! Bene, il
delitto c’è, il “detective” anche e…a proposito di gusto? Beh! Nel libro sia Harry che Marcus
frequentano una delle tipiche tavole calde americane, con tavoli e divanetti, dove
le cameriere servono caffè e hamburger, toast con uova e
bacon, panini e bagels, brownies, torte di mirtilli o mele e il sempre diverso “piatto
del giorno”. ...Non potevo e non volevo assolutamente “propinarvi” di nuovo uno di questi piatti, quindi ho scelto uno dei “must” della zona in cui si svolge la storia. Lungo le coste del New Hampshire, del Maine e del Connecticut, infatti, si pescano le aragoste, che qui sono le regine della tavola. Vengono preparate in diversi modi ma il più popolare le vede inserite nei “lobster roll”, i classici panini morbidi, scaldati nel burro e riempiti con aragosta, appunto, maionese e verdure. Spesso l’aragosta, soprattutto in base alla pesca ed al periodo, viene sostituita dall’astice o, più raramente, dai gamberi. (Anch’io, lo ammetto, ho dovuto “ripiegare” sull’astice…e non per la stagione!!). La sostanza, comunque, non cambia: pur rientrando nella categoria “fast food”, il lobster roll è più di un panino: è un tripudio di gusto che parla di mare! Ecco a voi la ricetta.
RICETTA ORIGINALE DEI LOBSTER
ROLL
Ingredienti: 2 astici – maionese - succo di limone - sale e pepe - sedano (meglio se bianco) - 1 ciuffo di prezzemolo - 2 panini (buns americani o altri morbidi) –
burro - erba cipollina – cipollotto (opzionale). Buttate gli astici in acqua bollente e cuoceteli per 8 minuti, poi
fateli raffreddare e spaccate il carapace per recuperare tutta la polpa, che
taglierete a pezzettini. Consiglio di farla saltare due minuti in padella con
una noce di burro e un pochino di cipollotto, per darle un sapore più deciso. Lavate il sedano e tagliatelo a
dadini. Lavate il prezzemolo e tritatelo al coltello. Mettete l’astice in una
ciotola e condite con sale, pepe, maionese,
il succo di limone, il sedano, il
prezzemolo e fate riposare un'ora in frigorifero. Scaldate il pane e spalmatelo con il burro su entrambi i lati, riempite con l’insalata di astice e condite con
erba cipollina. Servite con contorno di verdure o di patatine fritte e
accompagnate il tutto con una birra ghiacciata o un buon vino bianco frizzante fresco.
L’ideale sarebbe gustarlo in una delle tante tavole calde sulla costa del New
Hampshire o del Maine…ma se proprio non vi è possibile, accontentatevi di
mangiarlo in compagnia di amici che abbiano un buon gusto. Se poi amano anche i
libri, tanto meglio! Buon appetito!
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