Vi ricordate di Jeffery Deaver? Vi ho parlato dei suoi protagonisti più
famosi, il grande Lincoln Rhyme e l’affascinante Amelia Sachs…ma prima di
diventare famoso con la coppia crime di New York, aveva già scritto tre libri
che sono arrivati in Italia solo dieci anni dopo la loro uscita negli States.
In questi libri il protagonista è John Pellam, 37 anni, solitario, carnagione
scura, occhi grigio verdi, tenta di sfondare a Hollywood… ma qualcosa va storto
e John arriva a “scolarsi” letteralmente la carriera! Così, da brillante e
promettente sceneggiatore, abbandona la bottiglia e i sogni di gloria e si ritrova a fare il “location scout”, una
professione che nel cinema è nascosta, praticamente marginale e irrilevante.
Pellam, però, deve pur campare e quindi gira in lungo e in largo gli Stati
Uniti, con il suo scassatissimo camper, alla ricerca di luoghi ideali per i set
dei nuovi film che gli Studios si accingono a produrre. Ed è proprio in questo
suo “girovagare” che si imbatte in paesini ameni, spesso sconosciuti, dove
incontra un’umanità variegata e complessa, a volte entusiasta del suo arrivo, a
volte decisamente ostile, chiusa nelle sue abitudini. John cerca sempre e
comunque di fare il suo lavoro tranquillamente, senza dare fastidio a nessuno, mantenendo
un basso profilo…fatto sta che si ritrova sempre nei guai! Nel primo libro,
“Sotto terra”, deve scagionarsi dall’accusa di omicidio, in una cittadina
sonnolenta e inquietante, dove tutti nascondono qualcosa e trovano in lui
un perfetto capro espiatorio. Nel secondo, “Fiume di sangue”, si ritrova ad
essere testimone involontario di un brutale delitto e viene braccato da
criminali e poliziotti…ma la distinzione fra buoni e cattivi non è sempre così
netta e John deve trasformarsi da preda a cacciatore per salvarsi. Infine, nel terzo
capitolo “L’ultimo copione di John Pellam”, il nostro eroe si prende una pausa
dal mestiere di location scout per dedicarsi alla regia: vuole girare un
documentario a Hell’s Kitchen, il quartiere malfamato di Manhattan dove
convivono le più varie etnie tra guerre di gang rivali, prostituzione e droga.
Ma una serie di incendi dolosi colpisce proprio le case dalle quali John
vorrebbe iniziare le riprese e ben presto le sue ricerche lo metteranno
seriamente in pericolo. In tutti e tre i romanzi si riconosce lo stile di
Deaver: una trama avvincente, un crescendo di suspense e un sorprendente colpo
finale. John Pellam è davvero un bel personaggio e le sue avventure mi sono
piaciute molto. In ogni posto in cui si ferma fa tappa in uno dei tanti locali
tipicamente americani, dove ti servono il piatto del giorno con una tazza di
caffè, continuamente “rabboccata” dalla cameriera di turno. John è golosissimo,
quindi ordina sempre una fetta di torta o si compra dei dolci da mangiare in
viaggio: tutti rigorosamente “made in USA”! Per questo vi propongo la ricetta
dei famosissimi brownies, i biscotti al cioccolato più diffusi oltreoceano, con
una breve introduzione per raccontarvi come sono nati…
Nel 1893, a Chicago, in occasione della World’s Columbian Exposition,
una delle prime “donne in carriera”, Bertha Palmer, fu nominata “President of
the Board of Lady Managers”, un ruolo importante. La nomina richiedeva
celebrazioni speciali e c’era da occuparsi del catering. L’intraprendente Bertha
ordinò ai cuochi di casa Palmer di preparare un buon dolcetto che fosse
facilmente trasportabile e che, soprattutto, non sporcasse il vestito delle
signore durante il ricevimento. In altre parole, la descrizione perfetta dei
brownies! La ricetta nasce dunque da questa semplice esigenza. Certo il cuoco
della signora Palmer non poteva immaginare che i “suoi” brownies sarebbero
diventati i dolcetti biscottosi (o biscotti dolcettosi!) americani più famosi
al mondo insieme ai cookies.
Ricetta brownies originale
Ingredienti: 110 gr di burro - 150 gr di cioccolato extra-fondente - 3
uova - 200 gr di zucchero bianco - 20 gr di cacao - 95 gr di farina 00 - 10 ml
di estratto di vaniglia - un pizzico di salePer prima cosa sciogliete il cioccolato e il burro a bagnomaria, mescolando dolcemente con un mestolo di legno finché gli ingredienti non sono completamente sciolti e il composto non è diventato cremoso. Togliete il cioccolato dal bagnomaria e unite tutto lo zucchero, amalgamando
bene con l’aiuto di una frusta, così da cominciare ad abbassare la temperatura del composto. Per accelerare il raffreddamento passate il composto in una ciotola più grande, dove potrete aggiungere con più agio tutti gli altri ingredienti. Aggiungete dunque le uova una alla volta, mescolando bene con la frusta finché il composto non le ha assorbite completamente. Quando le uova saranno ben incorporate, prendete il cacao amaro e aggiungetelo all’impasto con l’aiuto di un setaccio. Mescolate con una spatola per dolci. L’aggiunta di questo ingrediente contribuisce a rendere il colore del composto di un marrone decisamente più brillante e procura un profumo ancora più intenso ai vostri brownies. Dopo aver incorporato il cacao, aggiungete anche la farina setacciata mescolando vigorosamente con la spatola per dolci, finché il composto non sarà diventato denso. Infine, aggiungete al tutto un pizzico di sale e due cucchiaini di estratto di vaniglia (se non riuscite a procurarvelo potete anche usare una bustina di vanillina). Dopo aver aggiunto tutti gli ingredienti, passate l’impasto in una apposita teglia rettangolare non troppo grande, imburrata o foderata con carta da forno. Le dimensioni della teglia potete stabilirle voi, ma più grande sarà, più bassi saranno i brownies: questione di gusti! Infornate a 170° per 35-40 minuti. Quando il vostro brownie sarà pronto, toglietelo dal forno e lasciate che si raffreddi. Questo passaggio è molto importante:
non fatevi prendere dalla furia di tagliarlo subito a fette, perché se lo farete quando è ancora caldo, al contatto con il coltello, il brownie si spaccherà tutto! Quando, dopo una decina di minuti, il dolce sarà freddo, prendete un coltello a lama liscia ben affilato e tagliatelo a "cubotti", bagnando la lama con acqua calda prima di incidere il dolce. Non è necessario noleggiare un vecchio camper per mangiarli come John Pellam…vi basterà tenerli a portata di mano mentre leggete uno dei suoi libri e vi assicuro che entrambi finiranno molto in fretta!!!
Nessun commento:
Posta un commento