Era il 1984 quando debuttò alla CBS negli Stati Uniti e il 1988 quando
approdò sui canali RAI qui in Italia: da allora con 264 episodi divisi in 12 stagioni e 4 film TV, “Murder she wrote”, in italiano “La signora in giallo”,
è una delle serie televisive più longeve ed amate dal pubblico di tutte le età.
Anche le repliche, che ciclicamente vengono ancora oggi riproposte, continuano
ad avere molto seguito. Inizialmente la serie doveva essere una versione di Miss
Marple a stelle e strisce ma i possessori dei diritti del personaggio originale
non lo hanno permesso e così si pensò ad una scrittrice di gialli che indaga su
omicidi reali, affiancando la polizia. La scelta dell’attrice cadde su Angela Lansbury, classe 1925, che interpretando Jessica
Fletcher ha ottenuto
moltissimi premi e nomination fino ad arrivare all’Oscar alla carriera ottenuto
nel 2014. Nonostante la lunga carriera teatrale e i molti altri film ai quali
ha partecipato con successo, la Lansbury è indissolubilmente legata a questo
personaggio, tanto che, come lei stessa ha raccontato durante un’intervista,
spesso gli ammiratori le si rivolgono chiamandola Jessica! Ma a cosa si deve
tutto questo successo? Secondo me alla semplicità ed alla simpatia della
protagonista. A me è sempre piaciuto vedere la "Signora in giallo" proprio per
questo, perché ogni episodio offre un’oretta di svago, senza violenza, senza
volgarità, con leggerezza e con un finale che offre spesso anche una morale. E se ancora fate parte di
quei pochi che non la conoscono…ve la presento. Jessica Beatrice MacGill,
coniugata Fletcher, è un’ex insegnante di inglese che, dopo la morte
dell’amatissimo marito Frank, inizia quasi per caso a scrivere. Ben presto
diventa una famosa autrice di gialli e un’apprezzata insegnante di criminologia
all’Università. Vive nella cittadina di Cabot Cove, nel Maine, dove conduce una
vita apparentemente “tranquilla”: scrive, legge, cura il giardino, cucina, si muove in bicicletta, incontra le amiche, chiacchiera davanti ad un caffè e spesso viaggia per andare a New York, dove insegna, o a trovare amici e parenti sparsi per il mondo. Fin qui nulla di strano. Il fatto è che ogni volta che si muove, immancabilmente e suo malgrado, è coinvolta in un omicidio! Solitamente la polizia si concentra sul colpevole più “ovvio”, quello contro il quale ci sono molte prove, che il più delle volte è un amico, un conoscente o addirittura un parente di Jessica, la quale si attiva subito per scagionare il malcapitato di turno ed assicurare il vero assassino alla giustizia. Non sempre le sue intrusioni investigative sono ben viste dal poliziotto assegnato al caso, quando si trova fuori casa, mentre lo sceriffo di Cabot Cove, nonostante debba combattere con un po’ di irritazione e imbarazzo, si arrende davanti all’insistenza ed alle argomentazioni della simpatica signora, capace di risolvere i misteri più intricati. I suoi metodi si possono definire “classici”: osserva con attenzione ogni piccolo particolare, ascolta, fa mille domande, ritorna sul luogo del delitto, utilizza tutte le sue conoscenze e la sua acuta e vivace intelligenza e alla fine nessun criminale può sfuggirle. Il grande successo in TV ha portato alla realizzazione di una serie di romanzi: l'autore è Donald Bain, che firma i suoi lavori come "Jessica Fletcher & Donald Bain", abbinando il suo nome a quello della celebre scrittrice del Maine. Anche i personaggi cosiddetti "secondari" sono importanti e molto amati dai telespettatori. Oltre al già citato sceriffo, Amos Tupper prima e Mort Metzger poi, Jessica è spesso affiancata dal suo più caro amico, il dottor Seth Hazlitt, medico di Cabot Cove e suo prezioso alleato nelle indagini. I due ragionano insieme sui sospettati a casa di Jessica, quasi sempre in cucina, davanti ad una fetta di torta accompagnata da una tazza di caffè. La Fletcher, infatti, fa tutto con successo e quindi è anche un’ottima cuoca. In molti degli episodi della serie la troviamo alle prese con ricette tipiche del Maine, come la zuppa bianca di pesce, o con una classicissima torta di mele da offrire ad amici e vicini o ancora con la torta al rabarbaro, la preferita di Seth. Avevo deciso di proporvi proprio quest’ultima ma non sono riuscita a trovare il rabarbaro fresco richiesto dalla ricetta. Così, pensando alla semplicità di cui vi ho parlato che contraddistingue la nostra protagonista, ho optato per una classica, dolce, intramontabile crostata con confettura di rabarbaro. Prometto che non appena riuscirò a procurarmi l’introvabile radice preparerò la torta originale del Maine e la condividerò con tutti voi. Nel frattempo consoliamoci con questo dolce davvero gustoso!
CROSTATA AL RABARBARO
Ingredienti: 200 g di farina - 150 g di burro - 100 g di zucchero - 2 tuorli
- sale – 1 limone (non trattato) – confettura di rabarbaro Lavorate la farina con il burro freddo tagliato a tocchetti, fino ad
ottenere un composto “bricioloso”. Aggiungete lo zucchero, i tuorli, un pizzico
di sale e la scorza grattugiata del limone. Lavorate velocemente tutti gli
ingredienti e formate una palla, avvolgetela nella pellicola e mettetela a
riposare in frigorifero. Passata almeno un’ora riprendete la frolla e tiratela con
il mattarello, fino ad ottenere una base di 3 mm di altezza. Imburrate ed
infarinate una tortiera di 24/25 cm di diametro e adagiatevi la pasta.
Bucherellate leggermente la base e riempitela con la confettura, cercando di
livellarla
uniformemente. Se vi è avanzata un po’
di frolla potete usarla per creare delle strisce da disporre sopra alla composta.
Infornate a 180° per 30/40 minuti e poi lasciate raffreddare la crostata nel
forno spento ed aperto. Una volta raffreddata potete gustarla insieme ad un tè,
guardandovi un episodio della “Signora in giallo” o leggendo uno dei suoi libri:
vi rilasserete senz’altro! Buona degustazione e alla prossima settimana!
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