Questa sera vorrei parlarvi di una serie televisiva contemporanea che a
me piace molto: “Non uccidere”. La prima stagione è andata in onda su Rai3, fra
il 2015 e il 2016, mentre la prima parte della seconda stagione è stata trasmessa
nel 2017 su Rai2. Ora la Rai ha deciso di spostare su Rai Premium la messa in
onda della seconda parte della seconda e, a quanto pare, ultima stagione.
Sinceramente non capisco le motivazioni di questa scelta e sono molto
dispiaciuta non solo per il fatto che finisca ma anche e soprattutto perché in
questo modo la serie viene davvero sminuita. E, invece, vi assicuro che è
davvero interessante e fuori dalle righe rispetto a ciò a cui siamo abituati.
Cerco di spiegarmi meglio… Tanto per cominciare la serie è ambientata a Torino,
anche se in molti casi le indagini si spostano anche nella provincia. Quello
che colpisce subito, fin dalle prime scene è il grigiore, l’atmosfera cupa, i
toni scuri e la lentezza che caratterizzano tutti gli episodi. I casi raccontati,
alcuni dei quali ispirati a veri fatti di cronaca italiana, riguardano tutti
crimini commessi in ambienti familiari o in comunità chiuse e circoscritte,
riducendo così in modo quasi claustrofobico il raggio d’azione della Polizia.
La protagonista è l’ispettore Valeria
Ferro, interpretata da una fantastica
Miriam Leone che si è “ingrigita”, ha “sacrificato” la sua bellezza e si è
calata nella parte, assumendo lo stesso grigiore che permea l’ambiente in cui
si muove. Impulsiva, tenace, arguta, Valeria è un ottimo poliziotto con un passato
pesante e tormentato che la opprime e, allo stesso tempo, le fornisce la spinta
necessaria per affrontare i casi che le si presentano. Scruta, osserva,
ascolta, interroga ogni persona coinvolta fino allo sfinimento e non si ferma
fino a che non ha trovato il colpevole. Non torna a casa, non dorme o dorme in
ufficio, non mangia…è tutta “nel” caso. E così, a poco a poco, la cruda realtà
emerge e porta con sé la verità, che arriva come un pugno allo stomaco,
dolorosa e scomoda. Accanto a Valeria troviamo sempre la sua squadra e la sua
famiglia e non sempre la separazione è netta. Con lei lavorano Andrea, con il
quale ha una relazione decisamente complicata, Gerardo, il collega “anziano”
del gruppo, Luca, quello più giovane e fragile, ed infine Giorgio Lombardi, il
suo capo nonché ex (!). Il nucleo familiare, invece, è composto da Giacomo, suo
fratello, sposato con Michela e padre della piccola Costanza, e da suo zio
Giulio, che ha cresciuto i due nipoti, rimasti soli in tenera età. Non sempre i
rapporti sono facili, soprattutto per il “caratterino” di Valeria, ma
fondamentalmente in entrambi i “gruppi” c’è una certa armonia. Non aggiungo
altro perché vi invito a guardare questa serie e ad apprezzarne l’originalità.
Inutile dirvi che Valeria non solo non cucina ma nemmeno mangia se qualcuno non
glielo ricorda! E quindi c’è ben poco da dire o da fare sul tema del gusto,
purtroppo…e allora? Allora ho deciso di dare a questa serie il colore che non
ha, la nota che le manca, un gusto semplice e variopinto e vi propongo di
guardarla gustandovi una semplice ma gustosa
TORTA SALATA A COLORI
Ingredienti (per una tortiera di 22cm di diametro): 1 rotolo di pasta
brisée – 4 zucchine – 4 carote – 3 peperoni di diverso colore – 150 gr di
ricotta – 150 gr formaggio spalmabile - 1 uovo – erba cipollina – 50 gr di
formaggio grattugiato – sale – pepe – noce moscata
Iniziate con le verdure: lavatele e ricavate tante striscioline con il
pelapatate o la mandolina, cercando possibilmente di farle tutte dello stesso
spessore. Nel frattempo amalgamate i due formaggi con l’erba cipollina, un
pochino di sale, pepe e noce moscata. Incorporate anche l’uovo (c’è chi
preferisce non metterlo: decidete voi in base al vostro gusto) e unite il
formaggio grattugiato. A questo punto foderate la tortiera con la pasta brisée,
bucherellatela con i rebbi di una forchetta e versatevi la crema a base di
formaggi. Livellate con una spatola e iniziate a posarvi sopra le striscioline
di verdure arrotolate, alternando i vari colori. Quando avrete terminato
coprite con un foglio di alluminio e infornate a 180° in forno preriscaldato e
ventilato per 10/15 minuti. Trascorso questo tempo, togliete l’alluminio e
finite la cottura per 5/10 minuti, verificando con uno stuzzicadenti. Sfornate,
lasciate raffreddare leggermente e servite. Potete gustarla a tocchetti, insieme
all’aperitivo, oppure trasformarla in piatto principale, magari con una bella
insalata. Oltre a fare una gran bella figura per il bellissimo aspetto di questa
torta, farete successo per il gusto. Mangiatene una bella fetta, guardando “Non
uccidere” e apprezzerete l’abbinamento! Buona serata e alla prossima settimana!