Alicia Giménez-Bartlett (classe 1951) è stata soprannominata l’Andrea
Camilleri della Spagna e questo probabilmente potrebbe già bastare per annoverarla
fra i più grandi scrittori di romanzi gialli contemporanei…ma ormai mi conoscete
e sapete che devo “toccare con mano” per essere sicura e quindi ho iniziato a
leggere un paio dei suoi libri. Beh! Magari non arriva al grande Camilleri
(almeno non per me!) ma devo ammettere che è brava. Da sempre impegnata nel
sociale, contro i soprusi di ogni genere e contro la discriminazione delle
donne nella società e sul lavoro, la Giménez-Bartlett ha scritto molti libri e
saggi in proposito ed è sempre stata in prima linea in diverse battaglie
portate avanti dalle femministe spagnole, in particolare nei difficili anni
Settanta. Negli anni Novanta fa un “incontro” che le cambierà la vita: legge “Quel
che rimane”, uno dei fantastici romanzi di Patricia Cornwell, con protagonista
Kay Scarpetta, e decide di creare anche lei un “suo” personaggio…donna,
ovviamente! Così nasce Petra Delicado, ispettrice della Polizia di Barcellona,
protagonista di dieci libri, che la fa
conoscere anche al di fuori della
penisola iberica, in Europa e Oltreoceano, e le permette di vincere diversi
premi letterari del genere. Il successo continua anche sul piccolo schermo,
grazie alla serie tv (al momento non ancora arrivata in Italia) alla quale lavora
la stessa Giménez-Bartlett, pur continuando a dedicarsi alla scrittura di altro
genere. Al momento non si conoscono le intenzioni della scrittrice circa
eventuali nuovi romanzi con protagonista la sua eroina ma…chi può dirlo?!? Non
sono pochi gli autori che fanno sparire e poi tornare i loro personaggi. Nel
frattempo io vado avanti a leggere, anche perché i libri di Alicia mi
piacciono. Ma chi è Petra Delicado? Già il nome è tutto un programma, è un
ossimoro che presenta subito la persona che lo porta. Petra è una donna
affascinante, dura, idealista e molto sensibile, sempre molto attenta a
nascondere la propria fragilità dietro una maschera di risolutezza e di
sarcasmo. Decisa e molto competente, sul lavoro è spesso brusca e non guarda in
faccia a nessuno, arrivando a risultare antipatica anche ad alcuni colleghi. Femminista,
progressista, insofferente rispetto alle regole ed ai riti, non sopporta i
compromessi e quando inizia un’indagine non si ferma finché non ha trovato il
colpevole. Anche nella vita privata è abbastanza “irregolare”: due divorzi,
relazioni complicate, rapporti difficili…Petra è un vulcano e fatica a reggere
la monotonia. Le fa da “contraltare” il suo partner sul lavoro, il viceispettore
Fermin Garzòn, vedovo e un po’ più vecchio di lei, diametralmente opposto al suo
capo ma, proprio per questo, perfettamente complementare. Bonario, pratico,
esperto, semplice, amante del buon cibo e del buon vino, chiacchierone e
oratore particolarmente brillante, Fermin è, però, capace di diventare molto
duro sul lavoro e non sopporta chi mente. I due si intendono molto bene, grazie alla professionalità, alla stima reciproca ed alla grande ironia che li accomuna. Barcellona, la città in cui vivono e lavorano, è un’altra protagonista della serie ma rimane sempre sullo sfondo, presente ma non definita. L’ambientazione è quasi sempre nei sobborghi o in periferia perché, come ammesso dalla stessa Giménez-Bartlett, lo scopo è quello di non distrarre il lettore, di non tediarlo con inutili e minuziose descrizioni di luoghi e zone che può riconoscere ma tenerlo accanto agli investigatori, fissare il suo sguardo e la sua attenzione sul come, sul chi, sul perché piuttosto che sul dove. L’autrice preferisce scendere nei particolari riguardanti gli interrogatori o soffermarsi sulle discussioni fra Petra e Fermin, che cercano di sbrogliare la matassa, piuttosto che spiegarci dove si è svolto il crimine. E vi consiglio vivamente di leggere i suoi libri, perché sono davvero coinvolgenti e capaci di regalare momenti di svago, soprattutto grazie alla leggerezza delle tante battute e delle scaramucce fra i due colleghi protagonisti, che spesso litigano come una vecchia coppia di sposi e si punzecchiano a vicenda, un po’ anche per stemperare la tensione dell’indagine in cui sono coinvolti. I momenti che preferisco, però, nei libri della serie dell’ispettrice Delicado sono quelli in cui lei e Garzòn si ritrovano a mangiare insieme! Sono, infatti, entrambi amanti della buona cucina, soprattutto del pesce e del buon vino; in particolare Fermin non riesce a ragionare se non mangia come si deve sia a pranzo che a cena. E così li troviamo spesso fuori, in una delle tipiche trattorie spagnole, a mangiare qualche specialità locale o a casa, ora di uno ora dell’altra, a consumare un pasto o uno spuntino improvvisato fra un interrogatorio e l’altro. E così fra una paella, una tapa, una morcilla e un bicchiere di buon vino, gli indizi cominciano a seguire una logica e a portare verso la soluzione del caso. Avrei potuto lanciarmi in una delle tante preparazioni citate nei libri ma ho notato che sulla tavola di entrambi i nostri poliziotti-buongustai spagnoli l’elemento principale è sempre uno: la semplicità! E così ho deciso di proporvi una semplice e coloratissima insalata tiepida di mare con verdure, che metterà d’accordo spagnoli e italiani ma soprattutto chi, come me, ama il gusto!
INSALATA TIEPIDA DI MARE CON VERDURE
Ingredienti per 6/8 persone: 800 gr di polpo - 600 gr di calamari - 1
kg di vongole - 1 kg di cozze - 300 gr di gamberi - 2 spicchi di aglio – un peperone
rosso - olio evo - 1 limone – prezzemolo – sale – pepe – vino bianco
Iniziate con il preparare una marinata mettendo in una ciotolina il
prezzemolo tritato, l'aglio tagliato a pezzetti, sale, pepe, succo di limone e olio.
Pulite i calamari togliendo le interiora e il gladio, e sciacquate sotto
l'acqua corrente. Staccate e spellate le sacche ed eliminate la parte con gli
occhi. Cuocete i calamari in acqua bollente per 15 minuti circa. Pulite il
polpo, svuotando le sacche e spellandolo. Cuocete il polpo in acqua bollente
per 40 minuti circa. Tagliate a pezzetti i tentacoli dei
polpi e le sacche dei
calamari. Spazzolate bene le cozze e togliete le "barbe" e fate
spurgare le vongole lasciandole per un'ora in acqua salata. Cuocete le vongole
e le cozze in 2 padelle separate con un po’ di vino bianco. Coprite e fate
cuocere a fiamma alta per qualche minuto, in modo da far aprire le valve.
Appena le cozze e le vongole saranno pronte, filtrate l'acqua dei frutti di
mare e tenetela da parte. Nel frattempo portate a bollore un po’ di acqua con
un cucchiaio di aceto, lavate, pulite e tagliate a piccole falde il peperone e
buttatele nell’acqua. Dopo 10/12 minuti scolate il peperone e fatelo saltare per
5/10 minuti con un pochino di sale e un filo di olio in una padella
antiaderente: deve rimanere un po’ al dente e non deve bruciare. Iniziate ora
ad assemblare la vostra insalata di mare. In un'ampia zuppiera disponete i
calamari tagliati a rondelle, il peperone, le vongole e le cozze. Infine
aggiungete il polpo tagliato a tocchetti e la marinata. Mescolate l'insalata di
mare aggiungendo l’acqua filtrata dei frutti di mare (mi raccomando: tiepida
non calda!), aggiustate di sale e pepe se necessario, e servite con pane
casereccio e del vino bianco frizzante e freschissimo. Questo piatto non si
gusta solo con il palato ma anche con gli occhi e il naso: i colori e il
profumo, infatti, ve lo faranno assaporare ancora di più! E allora buon
appetito, anzi “Que aproveche!”
Nessun commento:
Posta un commento