Nadia Morbelli, nata a Genova, è laureata in paleografia e
specializzata nello studio di manoscritti umanistici. Collabora con diverse
riviste specialistiche sia nazionali che internazionali ed è redattrice presso
una piccola casa editrice ligure. I momenti più belli della sua vita li
trascorre in biblioteche polverose o viaggiando per il mondo. Attualmente vive
fra Genova e l’Alto Monferrato. Ebbene Nadia Morbelli è anche il nome della
protagonista dei suoi libri, anzi, direi che non si limita a scrivere in prima
persona…direi proprio che la protagonista è lei stessa. E questo, a mio avviso,
è il valore aggiunto dei suoi gialli. Il primo dei suoi libri si intitola “Hanno
ammazzato la Marinin” e ci porta subito nel mondo di questa donna davvero
originale, un po’ casinista e ficcanaso e tanto simpatica! Nadia è una
redattrice quarantenne, magra come un’acciuga, appassionata del suo lavoro e
dei viaggi e amante del buon cibo e del buon vino (sarà per questo che mi è
simpatica??!). Passa tutta la settimana lavorando alacremente, a stretto
contatto con il suo capo, Gian Paolo, un brontolone che sostiene di essere
sempre sull’orlo del
fallimento, e poi nel week end salta in macchina e scappa
in campagna, nel “paesello” dell’Alto Monferrato, dove i suoi genitori hanno
sistemato una cascina e si sono trasferiti per godersi la pensione. Lì si
rilassa facendo lunghe passeggiate col padre, riservato e appassionato di
giardinaggio, e bisticciando continuamente con la madre, autoritaria e sempre
pronta a rinfacciarle il fatto che non è ancora stata capace di sistemarsi (che
per lei significa sposarsi e avere figli!!). Appena può si incontra con l’amica
Carla, insegnante che vive al “paesello”, con la quale condivide la passione
per la buona tavola e per il vino. Le loro serate, infatti, si svolgono sempre
in un ristorante o in una trattoria diversa, preferibilmente davanti a piatti
della tradizione ligure accompagnati da vini locali e corposi. E, mentre
mangiano, chiacchierano della loro vita e di quella del paesello, appunto, con
tutti i personaggi che lo abitano e lo animano. Nel libro “Hanno ammazzato la
Marinin” Nadia si ritrova, suo malgrado, nel bel mezzo di un’indagine per
omicidio: nel suo palazzo è stata uccisa un’anziana donna e tutto fa pensare ad
una rapina finita male. Ma le coincidenze e le stranezze sono tante, troppe
forse, e la nostra redattrice si improvvisa detective e segue una pista basata
sul passato e sulle frequentazioni della vittima. Che, guarda caso, è
originaria dello stesso paesello in cui vivono attualmente i suoi genitori!!!
Ovviamente coinvolge nelle indagini anche Carla e, con tenacia e spirito di
osservazione, arriverà ad una verità davvero sconcertante. I romanzi di Nadia
Morbelli sono scorrevoli, brillanti, a tratti comici. Non si tratta dei
classici gialli con suspense e ritmi serrati, anzi, riprendono il ritmo lento
della vita di provincia, dove fra una chiacchierata e l’altra, al bar o alla
bocciofila, si scoprono i vizi, le storie, i segreti della gente comune. E
tutto senza banalità e senza fronzoli, con semplicità e leggerezza. La stessa
protagonista, così come tutte le persone con cui interagisce, è una persona vera,
normale, con le sue abitudini, le sue manie, le sue convinzioni e le sue
debolezze. Forse è proprio per questo che risulta subito simpatica e riesce a
conquistare fin dalla prima pagina. E poi è davvero unica quando racconta le
sue cene, i suoi aperitivi, le sue degustazioni! Ha un palato molto allenato,
capace di cogliere le diverse sfumature dei vari ingredienti e di abbinarle al
vino giusto, adora provare nuovi locali e nuovi piatti…eppure il suo piatto
preferito rimane il minestrone alla genovese di sua mamma “che come lo fa lei
non lo fa nessuno!” E allora oggi vi propongo proprio questa ricetta che in
questo periodo si mangia proprio volentieri. Mi raccomando, però, seguite la
ricetta originale che vi propongo e utilizzate verdure fresche…e se poi il
pesto lo fate voi anziché comprare quello già pronto…vi assicuro che il
risultato sarà eccezionale…lo dice anche il proverbio: “Chi attasta o menestron
‘na votta o no va ciù via da Zena” (Chi assaggia il Minestrone una volta, non
va più via da Genova)!
MINESTRONE ALLA GENOVESE
Ingredienti per 4/6 persone: 3 patate piccole - 3 zucchine - 1 etto di
fagiolini verdi - 2 etti e mezzo di fagioli borlotti - 1 melanzana - 1 pomodoro
- borraggine - 1 cipolla – bietole - 1 gambo di sedano - 1 pezzo di cavolo
cappuccio - 1 carota - 3 etti di pasta piccola (in preferenza bricchetti) - pesto
genovese - olio evo - parmigiano grattugiato Lavate tutte le verdure e tagliatele a pezzetti, ad eccezione del
pomodoro e delle patate. Mettete una pentola di acqua salata sul fuoco e quando
bollirà versatevi dentro tutte le verdure. Fate cuocere per circa un’ora a
fuoco vivace e quando tutte le verdure saranno ben cotte versatevi dento la
pasta. Una
volta cotta la pasta, spegnete il fuoco, versate il pesto e
lasciate riposare per 15 minuti. Distribuite nei piatti e a piacere servite con
un filo di olio evo e del parmigiano grattugiato. Buon appetito e alla prossima settimana!