Questa sera vi porto di nuovo dentro lo schermo televisivo e
non vi parlo di un piatto in particolare ma di un rapporto (pessimo!) con il
cibo…Mi spiego. Chi di voi non ha visto almeno un film o un telefilm o
un’intera serie televisiva in cui i protagonisti, poliziotti o investigatori
che siano, non fanno altro che ingurgitare enormi quantità di caffè da tazzoni
più o meno personalizzati e velocissimi spuntini, spesso lasciati a metà per
una chiamata o un’emergenza?!? E quante volte vi siete chiesti “ma questi non
mangiano mai, non dormono mai, non bevono mai…??” vedendo i segugi di turno
talmente presi dalle indagini da non riuscire nemmeno ad assolvere a queste
funzioni, basilari per un normale essere umano?!?!? Già…quanti palati uccisi e
quanti stomaci feriti, lasciati in balia di fast- food e distributori
automatici…che tristezza! Questo è proprio il delitto del gusto, altro che!!!
Eppure accomuna la maggior parte dei personaggi che seguiamo ed amiamo di più,
in particolare nelle serie televisive. Appaiono come automi, spinti da chissà
quale forza interiore, che li tiene in piedi anche a stomaco vuoto e in assenza
di sonno. Sarà qualche strano
potere di quello che loro definiscono caffè? O
sarà la determinazione che hanno nel perseguire i criminali? Boh! Fatto sta che
continuano imperterriti…e io non capisco proprio! Prendiamo ad esempio un’altra
delle serie che mi piacevano tanto da ragazzina: ”Le strade di San Francisco”. È andata in onda negli USA a fine anni
Settanta, mentre in Italia è approdata nel 1980. I protagonisti sono due detective
della polizia della grande città californiana, appunto, diversi tra loro ma
molto affiatati. Mike Stone, più anziano e più alto in grado, è un poliziotto
testardo, tenace e dal cuore grande. Rimasto vedovo, vive con la figlia Jeannie
con la quale ha un ottimo rapporto, indossa sempre un cappello ed un trench,
che gli danno un’aria un po’ trasandata. Il suo partner è Steve Keller,
giovane, intraprendente, intransigente, sempre in giacca e cravatta. Per lui
tutto è bianco o nero e, pur seguendo Stone e considerandolo il suo mentore, spesso
non riesce a comprendere la pietà,
l'umanità, la delicatezza che lui ha anche
verso i criminali più incalliti. In ogni episodio li vediamo fianco a fianco
nella loro auto di servizio pattugliare la zona a loro assegnata, incontrando
personaggi di ogni tipo, ciascuno con una storia diversa. Non c’è violenza, non
ci sono serial killer nella serie ma solo l’ordinario che si incontra/ scontra
con lo straordinario. Dal poveraccio che ruba per necessità, all'imprenditore
senza scrupoli che truffa i più deboli, dal marito che picchia la moglie fino
allo spacciatore che si apposta fuori dalle scuole. Tutti pian piano finiscono
nella rete di Stone e Keller che li cercano e li scovano negli angoli più
nascosti di San Francisco. Gli attori Karl Malden, già famoso, e Michael
Douglas, figlio d’arte e futura star di Hollywood, hanno incarnato la figura dei
poliziotti onesti, seri, incorruttibili e, soprattutto, vicini alle persone. Erano
telefilm che si potevano vedere in famiglia, senza problemi, perché parlavano
di eroi del quotidiano. A me piacevano molto e cercavo di non perdere nemmeno
un episodio. I due colleghi e amici condividono molto anche nel privato. A
volte si vedono cenare a casa di Stone oppure organizzare una grigliata con i
colleghi da Keller… ma il più delle volte cercano di buttare giù un hot dog, un
hamburger o una ciambella al volo durante le indagini, accompagnato da patatine
fritte e annaffiato dall’immancabile tazza o bicchiere di carta pieno di caffè.
Spesso il pranzo veloce rimane a metà perché la Centrale li chiama o perché nel
bel mezzo di un appostamento il sospettato esce dal suo nascondiglio(!!)
Insomma, come vi dicevo, è dura la vita del palato e dello stomaco di un
poliziotto di San Francisco! E non solo di San Francisco…potrei citare decine e
decine di esempi e tutti avrebbero lo stesso risultato: nei film e telefilm
americani, almeno nel 90% dei casi, purtroppo la vera vittima è il gusto! Meditate…e
cercate di non imitare questo pessimo esempio! Vi aspetto la prossima settimana
per una ricetta davvero gustosa…ma con delitto ovviamente!
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