Caroline Graham, classe 1931, è una scrittrice, sceneggiatrice, attrice
e produttrice radiofonica inglese. Definita da molti la “nuova Agatha
Christie”, dopo gli esordi in radio e a teatro, si dedicò definitivamente alla
scrittura nel 1971 e da allora non si è mai fermata! Oltre a diversi drammi
radiofonici e ad alcune sceneggiature scrisse anche dei libri per bambini. La
sua fama, però, arrivò negli Anni Ottanta, quando iniziò a scrivere romanzi
polizieschi e creò il personaggio dell’Ispettore capo Tom Barnaby. Dai romanzi,
nel 1997, nacque una serie televisiva che ancora oggi ottiene un grande
successo (e non solo in patria), nettamente
superiore rispetto alla versione
stampata. Arrivata in Italia nel 2003 e tutt’ora trasmessa, la serie “L’ispettore Barnaby” (titolo originale “Midsomer Murders”) ha come
protagonista, appunto, l’ispettore capo della contea inglese di Midsomer, il
cui capoluogo è Causton, cittadina di medie dimensioni in cui vive con la
moglie Joyce e la figlia Cully. L’ambientazione, pur essendo fittizia, è
fondamentale nella serie perché in ogni episodio ciò che emerge è l’antitesi
fra i piccoli, tipici villaggi inglesi, apparentemente tranquilli e pacifici, e
la violenza dei crimini commessi dalle persone più insospettabili. In ogni
indagine Barnaby, affiancato dal fedele sergente Gavin Troy (poi sostituito da
altri nelle varie serie), si scontra con l’omertà degli abitanti del villaggio
di turno, tutti colpevoli di nascondere almeno un segreto, tutti apparentemente
coinvolti nell’omicidio e tutti molto ostili nei confronti della polizia. Per
questo il nostro ispettore non si fidamai di nessuno e continua a tornare sul luogo del delitto, a scavare nella vita della vittima ed in quella della comunità, a fare continuamente le stesse domande e a bere litri e litri di tè…fino ad arrivare alla soluzione del caso che spesso è davvero inaspettata. Nelle prime tredici serie Barnaby è stato egregiamente interpretato dall’attore John Nettles, sostituito poi dalla quattordicesima stagione dall’attore Neil Dudgeon, nel ruolo del cugino di Tom, John Barnaby, sposato con Sarah e padre di una bimba piccola. Il cambio non ha fatto scendere l’audience ed i fedelissimi di “Midsomer Muders” continuano a seguire le vicende di Midsomer. Io sono una di loro! Ho iniziato a vederlo quasi per caso e poi…beh! Ormai mi conoscete! Ho dovuto risalire ai libri della Graham e documentarmi…anche perché questo ispettore mi è davvero simpatico! Dotato di notevole intelligenza ed intuito, paziente, appassionato del suo lavoro, bonario, contrario alla violenza e gran conoscitore della natura umana, Barnaby è “british” fino al midollo e passa da un serio e laborioso silenzio ad un esuberante humor che spesso, purtroppo, non è compreso dal suo sergente. Ogni tanto fa una tappa in uno dei tanti pub e si beve una birretta (sì, anche se è in servizio!!!) e bisogna riconoscere che ha gusto e ama la buona tavola! Nonostante, infatti, si lasci assorbire completamente dai suoi casi, Barnaby non rinuncia a tornare a casa a fine giornata, dove trova la moglie ad aspettarlo con la cena pronta e…con qualche domanda sul caso. Questa è una delle principali differenze con le serie TV alle quali siamo abituati: i poliziotti sono sicuramente sempre disponibili, in qualsiasi ora del giorno e della notte, a correre sulla scena del crimine o a verificare un nuovo indizio…ma sono pur sempre persone che lavorano e che hanno una famiglia e quindi a fine giornata, salvo rari casi e spesso in orari irregolari, rientrano a casa per cena e tornano ad occuparsi delle indagini la mattina seguente, ovviamente solo dopo una tipica e sacra English breakfast! Joyce Barnaby, casalinga e british quanto il consorte, è abituata agli strani ritmi del marito ma è sempre pronta a mettere in tavola ciò che più gli piace e gli sta accanto anche quando lui è assorto nelle sue elucubrazioni sull’indagine in corso, ascoltandolo e spesso aiutandolo a mettere un po’ di ordine nelle sue ipotesi. Inutile dire che, oltre alle sostanziose colazioni, sono tanti i piatti in puro stile campagna inglese che Joyce prepara a Tom ma uno dei suoi cavalli di battaglia è il classicissimo pollo arrosto con patate. Ovviamente lei è convinta che la sua ricetta sia la migliore in assoluto…ma noi sappiamo che ognuno di noi ha la propria versione, imparata dalla nonna, dalla mamma o dalla zia, o semplicemente letta su un libro di cucina. L’importante, però, è che sappia “di casa”, perché il pollo arrosto con patate non è solo un classico ma è “il classico piatto della domenica”. Il profumo che si sprigiona dal forno è invitante, avvolge tutta la casa e ti fa sentire subito il calore della famiglia…o mamma mia! Sto diventando sentimentale!!! Meglio che mi fermi e vi lasci la versione più comune di questo “evergreen”, sperando che ci sia ancora qualcuno che, come me, lo cucini rispettando i tempi, utilizzando gli aromi, curandolo amorevolmente, senza sacchettini o salse varie (!) perché allora sì che si parlerebbe di delitto!
POLLO ARROSTO CON PATATE
Ingredienti - 1 pollo - 1 rametto di rosmarino - 1 cipolla - 1 carota -
1 costa di sedano – olio evo – sale – pepe – aglio - salvia
Togliete il pollo dal frigorifero e lasciatelo a temperatura ambiente
per circa mezz’ora. Dopo averlo fatto riposare ponetelo in una teglia in grado
di contenerlo comodamente. Riempite la cavità con due spicchi d'aglio in
camicia, leggermente schiacciati, rametti di rosmarino, salvia e sale. Legate
le zampe con uno spago da cucina in modo che il pollo tenga la forma durante la
cottura. (Se, invece, preferite potete cuocerlo già tagliato a pezzi…dipende
dal risultato che volete ottenere e dai commensali!). Spennellatelo con
abbondante olio extra vergine d'oliva, poi “massaggiatelo” e cospargetelo con un
misto di aromi tritati, sale e pepe. Ponete in forno preriscaldato a 190° per
circa un'ora. Il tempo di cottura preciso dipenderà dal peso del vostro pollo:
dovrete contare circa 50 minuti per un kg. Durante la cottura, di tanto in
tanto, prelevate qualche cucchiaio di liquido dal fondo di cottura e
riversatelo sul pollo. Il vostro pollo sarà cotto a puntino quando infilando
uno spiedo o uno stecchino nella coscia non uscirà sangue o liquido rosato. Io
preferisco tagliarlo a pezzi e rosolarlo un pochino in una padella, magari di
quelle che poi possono andare in forno, con un pochino di vino bianco o di
birra in modo da fargli prendere un po’ di colore e poi metterlo in forno già
caldo. Per accompagnarlo optate per delle patate novelle. Se lo desiderate potrete cuocerle
direttamente assieme al pollo: basterà aggiungerle nella stessa teglia, tenendo
presente che cuoceranno in circa 40 minuti. In alternativa potete tagliarle e
scottarle per 10 minuti in acqua bollente, poi in forno con olio e rosmarino
per 40/50 minuti o comunque fino alla doratura. Ovviamente va servito e
mangiato in compagnia, magari scambiandovi qualche opinione sull’ultimo
episodio dell’ispettore Barnaby! Buon appetito!
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