13/03/2019

MARC RAABE: CRIMINI PRESENTI E PASSATI A BERLINO

Marc Raabe è nato nel 1968 e vive a Colonia con la sua famiglia. È amministratore delegato e socio di una ditta di produzione televisiva e cinematografica. Parallelamente al suo lavoro come produttore, Raabe ha cercato di formarsi come attore di teatro e di cinema ma ha poi interrotto gli studi per dedicarsi alla sua compagnia ed alla scrittura. È diventato famoso come autore rivelazione del thriller tedesco nel 2012, con il suo romanzo di esordio “Il sezionatore”, per settimane nella classifica dei libri più venduti in Germania, Francia e Italia, cui sono seguiti “Prima di uccidere”, bestseller dalla prima settimana di uscita, e “L’ho ucciso io”. È tornato recentemente a pubblicare in Italia con “Chiave 17”. Nei suoi libri Raabe porta i suoi lettori in un dedalo apparentemente senza via d’uscita, in cui i traumi del passato dei protagonisti influenzano profondamente il loro presente, i loro rapporti interpersonali e le loro scelte di vita. Nel suo primo
libro “Il sezionatore”, il protagonista è Gabriel, la cui vita è segnata da ciò che gli è successo quando aveva solo undici anni. Nel 1979, nell’allora Berlino Ovest, si avventura nella cantina di casa, dove il padre ha un laboratorio fotografico cui nessuno può accedere. Lì sotto c’è un segreto che non gli permette di tornarsene a letto a dormire. Trent’anni dopo quel bambino è cresciuto, è ormai un uomo che lavora per una ditta di sicurezza. Ha rimosso ciò che accadde quella notte. Ha dimenticato del tutto quel giorno in cantina, quelle foto, quei rumori. Non sa più nulla dell’orrore che ha visto, finché la sua fidanzata, Liz, non scompare, rapita da uno psicopatico con un diabolico piano e allora, per salvarla, sarà costretto a ricordare. Sullo sfondo una serie di personaggi più o meno legati a Gabriel, che lo aiuteranno ad affrontare una terribile battaglia con sé stesso. Il crescendo di azione e di suspense tiene incollato il lettore dalla prima all’ultima pagina, fino al sorprendente epilogo, quando ogni domanda troverà la sua risposta. Anche “Prima di
uccidere” è ambientato a Berlino ed anche qui Raabe ci racconta una storia che intreccia passato e presente di Jan, uno psicologo che, suo malgrado, si ritrova a cercare Laura, una sua amica scomparsa nel nulla, e a difendersi da accuse infamanti. Al pari dei diversi personaggi, anche Berlino diventa protagonista nei romanzi di Raabe, insieme alle sue strade, ai suoi quartieri, alla sua gente. E proprio dalle specialità gastronomiche di Berlino ho voluto “pescare” uno dei dolci che preferisco in assoluto: l’Apfelstrudel ovvero lo strudel di mele. Sicuramente renderà più dolce la lettura dei libri di Raabe.


APFELRSTRUDEL (Strudel di mele) Ingredienti per 6 persone - Per la pasta tirata: 300 g di farina 00 -
120 ml di acqua tiepida - 1 uovo a temperatura ambiente – 3 cucchiai di olio evo - sale Per il ripieno: 1 kg di mele renette - 50 g di zucchero – 40 gr di burro - 50 g di pangrattato - 40 g di uvetta - 40 g di pinoli - 1 limone - cannella in polvere

In una ciotola mescolate la farina con l'acqua tiepida, l'uovo, l'olio e un pizzico di sale. Potete eseguire questa operazione impastando a mano oppure con la planetaria, montando la frusta k fino ad amalgamare e terminando l'operazione con il gancio a uncino. In entrambi i casi dovrete ottenere un impasto molto liscio e non appiccicoso. Formate una palla con la pasta tirata, avvolgetela nella pellicola e fatela riposare a temperatura ambiente per 30 minuti in una ciotola. Preparate il ripieno: sbucciate le mele, tagliatele
a dadini, cospargetele con lo zucchero, cannella a piacere e unite l’uvetta prima ammorbidita nel rum e poi strizzata. Completate con la buccia grattugiata di limone e i pinoli (o noci o mandorle...ciò che preferite!). Mescolate per amalgamare. Stendete la pasta a 1 centimetro senza utilizzare altra farina e adagiatela su un telo da cucina. Con la punta delle dita assottigliatela, tirandola verso l'esterno e facendo attenzione a non romperla. Dovrete ottenere una sfoglia molto sottile (si deve vedere il canovaccio sottostante). Cospargetela con il pangrattato che avrete dorato in una padella antiaderente con una noce di burro. Disponetevi sopra il ripieno, posizionandolo al centro. Ricoprite il ripieno con i due lembi di pasta, facendo una leggera pressione
per sigillare. Richiudete verso l'alto le due estremità in modo da impedire al ripieno di uscire. Foderate una teglia con un foglio di carta forno e, molto delicatamente, adagiatevi lo strudel, dandogli una forma regolare con le mani. Cuocete in forno caldo a 200° per circa 40 minuti, fino a quando si sarà dorato in superficie. Ritirate, fate raffreddare e, se vi piace, spolverizzate con lo zucchero a velo. Servitelo a fettine, anche tiepido, accompagnandolo con panna montata non zuccherata o gelato alla crema. Vi assicuro che il gusto sarà wunderbar!

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