Friedrich Ani, classe 1959, è uno scrittore tedesco noto
soprattutto per i suoi gialli con protagonista l’investigatore Tabor Süden.
Ani, di madre tedesca e padre siriano, è laureato in sceneggiatura e ha
lavorato fin da giovane in radio e teatro. Diventato cronista giudiziario, si è
specializzato nelle inchieste criminali e questo gli ha permesso di venire a
contatto e di conoscere gli ambienti e i personaggi che poi ritroveremo nei
suoi romanzi. Dopo una breve esperienza nel giornalismo culturale, si è definitivamente
dedicato alla scrittura, arrivando a vincere per ben sette volte il “Deutscher
Krimi Preis”, il più prestigioso premio tedesco per i gialli d’autore. Per il
resto non si sa molto della sua vita privata se non che è completamente
assorbito dal suo lavoro! La sua “creatura” Tabor Süden è un cinquantenne
solitario, amante della birra e appassionato del suo lavoro di investigatore
presso la sezione “persone scomparse” del dipartimento di Polizia di Monaco di
Baviera. A dire la verità nel primo
libro edito in Italia, “Süden – Il caso
dell’oste scomparso” (che in realtà in Germania è il sedicesimo della serie) troviamo
il nostro protagonista che ha lasciato la sua occupazione in Polizia e che,
dopo un periodo passato fuori città, ritorna a Monaco e inizia a lavorare come
investigatore privato. I nuovi colleghi guardano con curiosità questo bizzarro
ex poliziotto taciturno, sempre apparentemente perso nei suoi pensieri, incapace
di lavorare in squadra e invidiano la sua abilità di segugio. Tabor con i suoi
ritmi lenti ma costanti, non segue varie piste ma cerca di immedesimarsi nello
scomparso, ascoltando fino allo sfinimento le testimonianze di chi lo conosce,
cercando quei risvolti dell’animo nascosti a tutti, calandosi nella sua realtà
e nelle sue abitudini, arrivando a percorrere tutte le sue strade. E lo fa con
una tale forza che spesso arriva quasi a “perdersi” nella vita della persona
che sta cercando, guardando il mondo con i suoi occhi e arrivando, infine, a
trovare quella traccia fondamentale che lo porterà a ritrovarlo e a ritrovarsi.
Il ritmo narrativo di Ani va di pari passo con le ricerche di Süden e si
avvicina molto al “noir” tipico di tanti autori, quali Nesbo o Mankell, pur
mantenendo la sua originalità nel panorama del giallo tedesco d’autore. Nel libro
sulla ricerca dell’oste scomparso, Tabor Süden si spinge fino all’Isola di
Sylt, nel nord della Germania, dove si sono perse le ultime tracce di questo
strano personaggio. Tabor passerà l’isola palmo a palmo fino all’inaspettato
epilogo di una vicenda davvero bizzarra che lo coinvolge e un po’ lo sconvolge
ma che lo aiuterà a guardare anche la sua nuova vita con occhi diversi. Ho
intenzione di leggere anche altri libri di Ani perché questo mi è proprio
piaciuto. Süden è un investigatore fuori dalle righe, originale e molto umano e
mi ha coinvolto nelle sue indagini e nei suoi tormenti, quindi voglio
conoscerlo meglio! Nel suo
viaggio sull’isola di Sylt, oltre a continuare a
bere fiumi di birra, si concede una delle prelibatezze locali: i panini con le
aringhe affumicate. Ho cercato la ricetta originale, non quella svedese ma
quella tedesca, e ho scoperto che ne esistono molte varianti…l’importante è la
centralità dell’aringa. E allora vi propongo questi panini semplici e dal gusto
intenso.
Ingredienti per due panini: 4 fette di pane nero di segale – 100/150 gr
di aringa affumicata – 1 mazzetto di ravanelli – burro – erba cipollina – sale –
pepe
Mettete le aringhe a marinare in un po’ di latte per qualche ora e poi
lasciatele asciugare bene. Nel frattempo lavorate il burro con l’erba
cipollina, un pochino di sale e un po’ di pepe, fino ad ottenere una crema.
Lavate i ravanelli e tagliateli a rondelle fini. Tagliate le aringhe a piccoli
pezzettini. A questo punto potete assemblare i panini: spalmate una dose
generosa di burro aromatizzato all’erba cipollina su due fette di pane, farcite
con l’aringa e i ravanelli, sovrapponete le altre due fette dopo aver spalmato
il burro anche su di esse e…gustatevi i panini con una bella birra! Se poi
volete leggere un bel libro mentre mangiate vi consiglio quello di Friedrich
Ani. Buon appetito, buona lettura e alla prossima settimana!
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