12/06/2019

MAJOR CRIMES: DA BRENDA LEIGH JOHNSON A SHARON RAYDOR


La scorsa settimana vi ho parlato della serie televisiva “The closer”, la cui protagonista principale è il vice capo Brenda Leigh Johnson. Negli ultimi episodi della serie, Brenda e la sua squadra avevano iniziato ad indagare su un abile e pericolosissimo serial killer, Philip Stroh, avvocato di successo che utilizza il suo lavoro e le sue conoscenze per adescare le sue vittime e sfuggire alla legge. La Divisione Crimini Maggiori di Los Angeles cerca in tutti i modi di fermarlo ma Stroh è sempre un passo avanti a loro e Brenda arriva a rischiare la sua stessa vita. Quando lascia l’incarico, al suo posto viene nominata Sharon Raydor, capitano proveniente dalla disciplinare che era già comparsa in “The closer” proprio per indagare sulla condotta non sempre “ortodossa” di Brenda. Ed è così che inizia “Major Crimes”, la
serie TV spin-off di “The closer”, con la fantastica Mary McDonnel che interpreta il capitano Raydor, appunto. Donna decisa, riflessiva e acuta osservatrice, capace di riconoscere e far emergere le diverse abilità degli uomini al suo comando, Sharon dovrà faticare non poco per riuscire a farsi accettare dalla squadra. Solo la sua tenacia, la sua preparazione, il suo impegno, la sua risolutezza accanto alla sua umanità ed alla sua sensibilità le permetteranno di assumere il ruolo che le spetta. Accanto a lei ritroviamo i personaggi che già affiancavano Brenda: i tenenti Provenza, Tao e Flynn (con il quale Sharon avrà una relazione) e il detective Sanchez con l’agente scelto Buzz. A loro si aggiunge la detective Sykes, che subentra a Gabriel, e, nell’ultima stagione, i detective Nolan e Paige. Ma ci sono anche delle “new entry” molto importanti. Anzitutto Rusty Beck, testimone chiave contro Stroh, ragazzo con un’infanzia difficile, vissuta con una madre inaffidabile e tossicodipendente, che lo ha lasciato con
un grande carico di ansia e insicurezza. Sharon non solo si occuperà di proteggerlo in quanto testimone ma lo aiuterà a crescere, a cominciare a vivere una vita il più possibile “normale” e ad accettare la propria omosessualità. Non solo. Lo accoglierà nella sua casa, nella sua vita e nel suo cuore, instaurando con lui un rapporto importantissimo e arrivando a adottarlo ufficialmente e ad accompagnarlo nelle sue scelte e nei suoi studi. E con lei tutta la squadra lo adotta! Perfino il cinico tenente Provenza lo affianca con affetto paterno e ciascuno di loro cerca di aiutarlo ad affrontare le difficoltà spesso più grandi di lui. Oltre a Rusty, ci sono tanti altri personaggi “di contorno” che ruotano attorno a quelli principali: i figli di Sharon, il suo ex marito, il procuratore, il capo della Polizia, il compagno di Rusty…tutti con un loro “spazio” e con una loro importanza. La caccia a Stroh fa da “fil rouge” per tutte le sei stagioni della serie, andate in onda fra il 2012 ed il 2018, e segna tutta la storia dei vari personaggi. Le storie personali si intrecciano con i vari casi e portano i telespettatori ad amare e a seguire questi “eroi” che quotidianamente si confrontano con i criminali più pericolosi e perversi senza perdere la loro umanità. La Crimini maggiori diventa una famiglia che affronta insieme ogni caso e cerca di rimanere fedele ai propri principi e di far sempre prevalere la giustizia. Così come ho seguito e amato “The closer”, ho apprezzato tantissimo anche “Major Crimes” e non mi sono persa un episodio. Ovviamente ho cercato di cogliere i gusti della squadra, di fare attenzione ad eventuali abitudini e/o preferenze alimentari…niente! A parte qualche spuntino, l’unica protagonista in cucina, e più precisamente nella cucina di Sharon, è la classica “Caesar salad” americana. Ovviamente tutti conoscono questo piatto ma pochi sanno che le tante versioni che si trovano nei
vari locali, anche in Italia, non sempre sono fedeli alla ricetta originale. La vera Caesar salad, infatti, è composta da lattuga romana, crostini di pane soffritti e formaggio parmigiano ed è condita con una salsina fatta con succo di limone, olio extra vergine di oliva, uova, aglio e salsa Worcestershire. La sua origine, almeno a quanto si racconta, è puramente casuale. Nel 1924 lo chef di origini italiane Cesare Cardini si ritrovò a dover preparare un piatto speciale per la festa del 4 luglio. Avendo a disposizione i pochi ingredienti sopra indicati, creò questa insalata e restò meravigliato per il grande successo che ottenne! L’insalata ha quindi preso il suo nome e ha fatto il giro degli Stati Uniti, approdando poi in Europa, dove la ritroviamo in mille varianti. La più comune vede l’aggiunta di pollo grigliato, mentre in un’altra versione è proposta con tonno e uova sode o con cubetti di formaggio…l’importante è che sia fresca e gustosa! Io la preparo ogni tanto e preferisco la versione con il pollo. Taglio il petto a striscioline e lo lascio a marinare almeno un’ora con vino bianco, rosmarino, salvia, mezzo cipollotto, sale e pepe. Poi lo metto in una padella antiaderente già calda e lo faccio cuocere a fuoco vivo, finché non prende un pochino di colore, quindi lo dispongo sull’insalata precedentemente preparata e condisco tutto con olio extra vergine di oliva, aceto balsamo e un pizzico di sale. Ovviamente vi consiglio di gustarla guardandovi una puntata di “Major Crimes”, visto che proprio in questi giorni stanno trasmettendo le repliche! Buona visione e buon appetito!

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