
Oggi rimaniamo nel sud della Francia, nella regione dell’Occitania, e
più precisamente a Sète, importante porto e stupenda cittadina. È qui che sono
ambientati gli episodi della serie televisiva “Candice Renoir”, le cui sette
stagioni sono andate in onda a partire dal 2013 in Francia e dal 2015 in Italia…purtroppo
su Fox Crime! Io sono riuscita a vedere solo qualche episodio su Rai2 in estate
(!!). Questa penalizzazione, però, non ha impedito alla serie televisiva di
riscuotere un buon successo e spero che, prima o poi, uno dei tanti canali in
chiaro metta in onda tutte le serie…magari in ordine cronologico!!! Ma parliamo
della protagonista che, ovviamente, è colei che dà il nome alla serie: Candice
Renoir, brillantemente interpretata dalla bionda Cécile Bois. Il comandante
Renoir si trasferisce da Parigi a Sète, appunto, e torna in servizio in Polizia
dopo dieci anni di “interruzione”, durante i quali si è dedicata a tempo pieno ai
suoi quattro figli: Emma, Jules e i due gemelli Léo e Martin. È separata dal
marito Laurent, anche se lui ogni tanto “compare” nella sua vita

per cercare
invano di riconquistarla, e non disdegna le avances di altri uomini, con i
quali, però, flirta senza arrivare ad impegnarsi. Candice è un personaggio
decisamente bizzarro: ama il colore rosa e lo indossa con entusiasmo,
nonostante il suo fisico “morbido”, dovuto al suo amore per la buona tavola; è
allegra, eccentrica e apparentemente un po’ frivola ma non bisogna farsi
ingannare perché è una poliziotta di prima categoria. Insofferente alle regole e
al lavoro d’ufficio, le piace lavorare sul campo, interrogare tutte le persone
coinvolte nei vari casi e indagare a fondo sulla vittima, per conoscerla a
fondo e arrivare, così, ad individuare ed incastrare il colpevole. Deve fare
spesso i salti mortali per riuscire a gestire il lavoro e la famiglia e la sua
umanità, la sua capacità di riconoscere i propri limiti, i suoi errori e le sue
ansie la rendono ancora più vera e simpatica! Al suo arrivo nel nuovo
commissariato trova un gruppo di giovani agenti molto affiatato e “chiuso” che
le mostra una certa ostilità e le affibbia subito il nomignolo di “Barbie”, per
via dell’abbigliamento e dell’inseparabile borsa rosa. Il più “freddo” nei suoi
confronti è Antoine Dumas, giovane e dinamico detective che pensava, per la sua
anzianità di servizio, di prendere il comando della squadra e non accetta la
nomina di Candice. Anche gli altri colleghi, il simpatico brigadiere Jean-Baptiste
Medjaoui (JB per gli amici) e l’ombrosa agente Chrystelle Da Silva, non la
accolgono a braccia aperte e continuano a fare riferimento

ad Antoine. Certo la
situazione non è delle migliori…se poi aggiungiamo anche il commissario Yasmine
Attia, diretto superiore di Candice, che non gradisce un’altra donna forte e di
carattere nel suo “regno”…beh! Chiunque al suo posto si scoraggerebbe! Ma
Candice Renoir non è “chiunque” e con la sua determinazione, il suo carattere e
la passione per il suo lavoro riesce a poco a poco a farsi conoscere ed
apprezzare da quella che diventerà ben presto la “sua” squadra e con la quale
affronterà e risolverà molti difficili casi. Come dicevo, non ho visto tutte le
stagioni ma spero tanto di poterlo fare presto…e consiglio anche a voi di
guardare questa serie, se vi capita, perché è proprio interessante e
coinvolgente. Per quanto riguarda il gusto…beh! Candice mi è simpatica anche
perché ama cucinare e, soprattutto, mangiare e bere bene ed è una donna “curvy”.
Cerca sempre di mettere in tavola qualcosa di gustoso che soddisfi i gusti dei
suoi figli e che magari sia anche sano…ma poi non sa resistere ad un cartoccio
di pesce e patatine fritte, acquistato in giro fra un’indagine e l’altra!
Curiosando fra le varie specialità gastronomiche di questa zona ho

scoperto che
la città di Séte da sempre accoglie un gran numero di migranti, soprattutto di
origine italiana e nordafricana, e di conseguenza molti piatti risentono
dell’influenza e della cucina di quei paesi. Al pittoresco e spumeggiante personaggio
di Candice ho scelto di abbinare una ricetta che si avvicina ad un classico
italiano, arricchito con ingredienti tipici occitani: la pissaladiere. Si
tratta di una specie di focaccia morbida farcita con cipolle, olive e acciughe.
Gusti forti, sapori intensi che si abbinano e si esaltano a vicenda stesi sopra
un impasto morbido e croccante allo stesso tempo. Come Candice Renoir: morbida
ma forte e decisa!
RICETTA PISSALADIERE
Ingredienti per l’impasto: 500 gr. di farina 00 (in alcune versioni
viene utilizzata quella semi integrale) - 200/250 ml. di acqua - ½ cucchiaino
di sale - 15-20 gr. di lievito da pane - 15 ml. di olio d'oliva - 1 cucchiaino
di miele Ingredienti per la farcitura: 500/00 gr cipolle bionde - 100 ml. di
olio d'oliva - 1 bouquet garni (timo, alloro, alloro, rosmarino) - 10 gr. di
aglio (1 spicchio) - 8 filetti di acciughe sotto sale - Olive nere (taggiasche
o di Nizza) - Sale e pepe

Sbucciare le cipolle, affettarle finemente e metterle in una pentola
con l'olio d'oliva, gli spicchi d'aglio e il bouquet garni; condire con sale e
pepe, coprire e cuocere a fuoco basso per 45 minuti (permettendo all’acqua di
evaporare). Togliere l'aglio a fine cottura. Preparare il lievito madre: su un
piano di lavoro, mettere 125 g di farina, scavare una fontana e aggiungere il
lievito diluito in un po' d'acqua calda. Mescolare tutto insieme fino a
ottenere una palla di pasta e lasciarla riposare in una ciotola ricoperta da un
panno. In mezz'ora, la pasta deve raddoppiare di volume. Disporre a corona il
resto della farina, aggiungere al centro l'acqua, l'olio d'oliva e il sale.

Lavorare la pasta aggiungendo acqua fino alla giusta consistenza. Aggiungere la
pasta madre all'impasto e impastare il tutto. Lasciare riposare per un'ora al
coperto. Oliare una piastra o una teglia da forno, stendere l'impasto (1/2 cm
di spessore), aggiungere le cipolle, decorare con acciughe e olive. Mettere in
forno, già riscaldato, per 20 minuti a 180/200°. Condire con il pepe quando
esce dal forno. Lasciare raffreddare e servire abbinando un vino bianco
frizzante fresco o una birra ghiacciata e…vi leccherete i baffi!!!! Alla
prossima!
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