
Un buon libro, così come un buon piatto, deve attrarre, catturare, coinvolgere, stupire, emozionare...In moltissimi gialli il cibo gioca un ruolo importante a volte fondamentale e i detective usano tutti i loro sensi per risolvere i misteri: tatto, udito, olfatto,vista e gusto...il gusto del delitto...
15/10/2023
LE SERIE TV ANNI SETTANTA E OTTANTA: UNA CARRELLATA VINTAGE DI PERSONAGGI INDIMENTICABILI!
04/10/2023
MAGNUM P.I....INDAGINI ALLE HAWAII!
Prendete uno
shaker e iniziate…• 20 ml rum bianco • 20 ml vodka • 15 ml Blue Curaçao • 30 ml
Sweet & Sour Mix (miscelare 1 parte di zucchero con 1 parte di acqua, poi
aggiungere succo fresco di lime) • 90 ml succo fresco di ananas
Mettete tutti gli ingredienti in uno shaker, agitate e versate all’interno di un calice Hurricane colmo di ghiaccio. Decorate con una fetta di ananas e una ciliegina. Per un risultato più autentico e gustoso, il succo di ananas andrebbe preparato fresco, utilizzando un estrattore. Tranquilli coloro che non sono abituati a “shakerare”: è possibile utilizzare un frullatore al posto dello shaker, inserendo oltre agli ingredienti il ghiaccio e frullando finché non rimangono più residui di ghiaccio solido. Ora non vi resta che mettervi comodi e gustarlo pian piano, magari leggendo o guardando una puntata di Magnum P.I., che è facile trovare sui canali dedicati al vintage o on line. Alla prossima!
20/08/2023
MIAMI VICE - DUE DETECTIVE AFFASCINANTI IN UNA CITTÀ CHE NON DORME MAI
SANDWICH CUBANO
Ingredienti: baguette (si dovrebbe utilizzare il tipico pane cubano, il “pan de flauta”) – arrosto di lonza di maiale – formaggio edamer- prosciutto cotto- cetriolini sott’aceto- senape (a piacere si può aggiungere del peperoncino)Tagliare il pane a metà e spalmare entrambe le parti con la senape. Stendere i vari ingredienti a strati: prima il prosciutto cotto, poi la lonza, i cetriolini precedentemente scolati e tagliati a fettine ed infine il formaggio. Non vengono indicate le quantità…ma si deve essere molto generosi, mi raccomando! Una volta imbottito il panino deve essere messo su una piastra rovente e pressato. Quando sarà caldo e si vedrà il formaggio fondente, allora si potrà togliere dalla piastra, tagliare in due e servire con una birra o una bibita ghiacciata. Buon appetito e alla prossima!!!
16/07/2023
DELITTI IN PARADISO: UN ISPETTORE INGLESE CATAPULTATO AI CARAIBI
Ricetta pollo alla creola
Ingredienti per 4 persone: 1,5 kg di pollo a pezzi - 500 g di verdure miste (a piacere fra patate, peperoni, cipollotti, zucchine, melanzane…) - 250 g di farina – basilico – aromi misti - 2 cucchiai di spezie cajun - 250 ml di yogurt greco - 1 peperoncino rosso - 25 g di burro - 2 cucchiaini di granulare di brodo di pollo - 2 cucchiaini di paprika dolce – olio evo – sale - pepe
Iniziate mischiando Ia farina setacciata con le spezie cajun, il basilico sminuzzato e Ia paprica. Passatevi i pezzi di pollo, impanandoli bene e tenete da parte il mix che avanza. Scaldate l’olio in una grande padella e rosolatevi i pezzi di pollo impanati, 4/5 minuti per parte, finché saranno croccanti e dorati, quindi sgocciolateli e metteteli da parte, in caldo. Lasciate nella padella solo 2 cucchiai del fondo di cottura del pollo (tenete da parte il fondo rimasto) e rosolatevi il misto di verdure con il peperoncino, mescolando, quindi trasferite il tutto in una pirofila che vada in forno e disponetevi sopra il pollo rosolato messo da parte. Bagnate con 250 ml di acqua, coprite e infornate a 180° per 40 minuti. Spolverizzate con il brodo granulare di pollo, aggiungete Io yogurt e infornate per altri 20 minuti. In un pentolino, fate fondere il burro a bagnomaria e amalgamatevi il mix di spezie rimasto, mescolando finché il composto risulterà dorato, incorporatevi il fondo di cottura del pollo tenuto da parte, stemperando, se necessario, con poca acqua, in modo da ottenere una salsa densa e omogenea, che accompagnerà il pollo. Sfornate il pollo e servitene una porzione calda e generosa ad ogni commensale, insieme alla salsa e a delle fette di pane abbrustolite, leggermente imburrate e aromatizzate con del rosmarino. Non so se vi sentirete trasportati ai Caraibi ma vi assicuro che il profumo ed il sapore di questo piatto porteranno il vostro gusto direttamente in paradiso! Buon appetito e alla prossima!
04/07/2023
STARSKY & HUTCH: DIRETTAMENTE DAGLI ANNI SETTANTA SUL “POMODORO A STRISCE”
RICETTA DEI BURGER
BUNS
Ingredienti
per circa 10/12 panini: 250 gr di farina 00 - 250 gr di farina manitoba - 125
gr di latte (tiepido) - 125 gr di acqua (tiepida) - 50 gr di burro
(ammorbidito) - 20 gr di zucchero - 17 gr di lievito di birra (fresco) - 1
cucchiaino di miele - 10 gr di sale**Per spennellare: 1 tuorlo d’uovo - 1
cucchiaio di latte - q.b. di semi di sesamo (o semi di papavero) Per
colorarli di: nero 50 gr di carbone vegetale – verde: 60 gr di
spinaci lessi (o 50 gr di farina di spinaci) – giallo: curcuma e
zafferano – rosso: 50 gr di farina di barbabietola o concentrato di
pomodoro
Iniziate a sciogliere il lievito nell’acqua tiepida. In una ciotola riunite le farine, lo zucchero, l’acqua nella quale avete sciolto il lievito, il latte e il miele. Lavorate gli ingredienti con una impastatrice
planetaria munita di gancio o energicamente a mano. Quando l’impasto appare abbastanza compatto unite anche il burro ammorbidito a pezzi e lavorate fin quando non otterrete un impasto morbido ed elastico. (Se state utilizzando una impastatrice lavorate fin quando l’impasto non si sarà staccato dalle pareti della ciotola, per agganciarsi al gancio). Aggiungete anche il sale e lavorate ancora l’impasto per qualche minuto. A fine lavorazione formate un panetto morbido e compatto con l’impasto lavorato, creando una sfera. Trasferite l’impasto in una ciotola di vetro capiente, copritelo con la pellicola e lasciatelo riposare fino al raddoppio (almeno 2-3 ore). Se volete colorarlo dividete prima l’impasto in quattro parti ed inserite in ciascuno l’ingrediente relativo al colore scelto e poi fateli riposare. Riprendete l’impasto e dividetelo in pezzetti del peso di 80 gr l’uno per fare 10/12 panini. Modellate i pezzi di impasto formando delle belle sfere. Sistemate i panini su una teglia con la chiusura rivolta verso il basso, abbastanza distanziati tra di loro. Coprite i panini con la pellicola senza schiacciarli e lasciateli riposare un’oretta. Trascorso questo tempo spennellate la superficie dei panini con il tuorlo d’uovo sbattuto con il latte e distribuitevi i semi di sesamo o semi di papavero. Infornate i panini in forno preriscaldato a 200°C per 15 minuti circa, poi sfornateli e lasciateli intiepidire. Ora potete utilizzarli per preparare dei fantastici hamburger classici o farcirli a vostro piacere! Buon appetito!05/03/2023
LA SPOSA SCOMPARSA – Il primo dei “Delitti del casello”
PASTA CON CREMA DI PORRI E ZAFFERANO
Eliminate le
due estremità dei porri, eliminate la parte verde e i due strati esterni.
Tagliateli a rondelle e lavateli. Stufateli in una casseruola con un pochino di
olio, due mestoli d’acqua e sale con coperchio chiuso. Una volta che saranno
morbidi, tenetene da parte un paio di cucchiai e frullate il resto, fino ad
ottenere una crema. Nel frattempo, cucinate la pasta in acqua salata bollente.
Lasciate il contenuto della bustina di zafferano in infusione in una tazzina con
l’acqua di cottura della pasta per circa 5 minuti. (Se, invece, utilizzate lo
zafferano in pistilli posizionateli in un foglio di carta forno piegato a metà.
Adagiate sopra una pentola bollente piena di acqua e lasciate tostare per circa
tre minuti. Dopo di che con l’aiuto di un coltello, dal lato opposto alla lama,
strofinate sul foglio in modo da tritare lo zafferano. Lasciate in infusione in
una tazzina l’acqua di cottura della pasta per circa 10 minuti). Passato il
tempo di infusione, mescolate la crema di porri con lo zafferano, aggiungete un
po’ di pepe e aggiustatela di sale, se necessario. Scolate la pasta, aggiungete
la crema e amalgamate per bene. Impiattate e servite, posizionando sopra ogni
porzione un pochino di porri e un pochino di zafferano (se ne è rimasto): buon
appetito e alla prossima!!
19/02/2023
SCATTI MORTALI A MILANO – Un’indagine del commissario Cucci
È successo ancora…beh! Del resto dovevo aspettarmelo…ormai mi conosco e so che quando un libro mi prende succede sempre così…lo leggo tutto d’un fiato! Certo, non mi capita con tutti i libri che leggo, non tutti gli autori riescono a “costringermi” a farlo…fatto sta che anche per la quarta avventura del commissario Cucci, scritta dall’abile mano di Luciano Cosimo Carluccio, mi sono ritrovata a fare le ore piccole per arrivare all’ultima pagina, perché non potevo e non volevo interrompere la lettura. Era già successo con gli altri suoi romanzi (sì, sì, tutti e tre!!) e quindi dovevo saperlo che non avrei chiuso il libro e spento la luce prima delle 2.30 del mattino…e dunque? Dite che dovrei chiedere i danni al signor Carluccio?!? Denunciarlo per “procurata insonnia aggravata da assoluta inefficacia della conseguente assunzione di caffeina”!?!?! Ma no, figuriamoci! Semmai dovrei ringraziarlo per aver creato un personaggio come quello del commissario Cosimo Cucci, detto Mino, e chiedergli di continuare a scrivere! Per quanto mi riguarda, devo semplicemente ricordarmi che, in certi casi, è bene organizzare la lettura nel fine settimana…perché poi andare al lavoro il giorno dopo diventa decisamente difficile! Comunque vi dico tutto ciò per mettervi in guardia: se avete amato, come me, il commissario Cucci fin dalla prima pagina, se lo avete seguito nelle sue corse mattutine e nelle sue indagini, se avete apprezzato i primi tre libri di Carluccio…beh! Allora non solo vi consiglio vivamente di leggere il quarto ma vi invito a farlo prendendovi il vostro tempo, mettendovi comodi e facendo in modo che niente e nessuno vi disturbi. Maandiamo con ordine. Anzitutto il titolo. “Scatti mortali a Milano”, edito da Fratelli Frilli, con una bella copertina di un fantastico colore arancione (per me secondo solo al giallo) sulla quale campeggia una macchina fotografica che poggia su una macchia di sangue. Il tutto risulta molto accattivante e ammetto di averla apprezzata particolarmente. E poi si arriva alla seconda di copertina, sulla quale viene accennata la trama. Il “nostro” Mino si ritrova fra le mani un caso “spinoso”, anzi, se ne ritrova tre che si intrecciano e che lo faranno faticare non poco. Si comincia con la morte decisamente sospetta di un bravissimo “street photographer” e della successiva scomparsa della sua compagna. Si prosegue, poi, con l’omicidio di un ladro di appartamenti, legato agli avvenimenti dei primi due casi. E sullo sfondo, come sempre, la città di Milano, protagonista in tutti i libri di Carluccio, questa volta alle prese con l’Expo e con le devastazioni dei Black Bloc, avvenute durante la manifestazione del 1° maggio del 2015. Ben presto il commissario, coadiuvato come sempre dalla sua squadra, capirà che tutte le piste partono e riportano proprio a quella manifestazione. A tutto questo si aggiunge il coinvolgimento di Marina, la compagna di Cucci, che conosceva il fotografo e la sua compagna, e che lo ha spinto fin da subito a indagare. Il commissario si ritrova così in mezzo a due fuochi: da una parte la donna che ama pretende che lui risolva il caso, anzi i casi, ma non è del tutto sincera con lui e sembra dubitare del suo lavoro e delle sue capacità investigative. Dall’altra la pressione molto forte dei superiori, ansiosi di chiudere i casi ma determinati a cercare un capro espiatorio per i fatti legati alla manifestazione No Expo. In una dura lotta contro il tempo, a poco a poco, la matassa sembra sbrogliarsi e la verità che emerge è davvero inquietante. Il commissario deve combattere su più fronti, nulla sembra andare per il verso giusto e lui si deve spesso fermare per riflettere, cercando di fare ordine sul lavoro e nella sua vita e sforzandosi di rimanere lucido e distaccato, per il bene delle indagini. Ma non è facile e non sono pochi gli attacchi che è costretto a subire. “…al lavoro, così come nel privato, mi hanno descritto come una persona metodica, rigida, rompicoglioni, permalosa, tutto più che azzeccato. Cinico, mai! È la prima volta che mi apostrofano in questo modo. Io non sono così! Comunque farò chiarezza, sia con Marina che con Invernizzi, vediamo cosa cazzo hanno da dirmi. E comunque, vaffanculo a tutti e due!” aveva ragionato. La seduta di allenamento non era stata proficua...La corsa era stata nervosa, poco fluida, complice il suo stato d’animo, poco sereno…Screzi nella via ne aveva avuti, ma mai con quella intensità e veemenza. Riguardavano sia la sfera privata che quella lavorativa, quindi importanti nella vita di ogni giorno…” Sinceramente non mi era mai capitato di trovare il commissario così incazzato (!) e questa tensione, questo nervosismo, permea ogni singola pagina, coinvolge il lettore, prendendolo come in un vortice e lasciandolo alla fine del libro quasi senza fiato, con la rivelazione di verità scomode e con l’amaro in bocca, nonostante la soluzione dei casi. E con questo arriviamo al gusto…Questa volta Cucci fa solo una “toccata e fuga” dai suoi amici Santino e Luce, del ristorante “Il saraceno” e sembra non riuscire mai a fermarsi nemmeno per uno spuntino. Io vi confesso che, dopo aver letto “Scatti mortali a Milano” e pur avendolo molto apprezzato, ho sentito una gran voglia di mangiare qualcosa di dolce, qualcosa che mi aiutasse a togliere quell’amaro che rimane davanti a qualcosa che sai essere reale, qualcosa che mi "coccolasse" dopo un ritmo così serrato. E così ho preparato della cioccolata e l’ho gustata con delle freschissime e dolcissime fragole. E voi? Dopo la lettura quale “comfort food” vi concederete? Fatemelo sapere. Intanto vi aspetto per il prossimo libro…io continuo a leggere e a cucinare…A presto!
05/02/2023
“NOBODY” un libro di Charlotte Link
PERE COTTE AL VIN BRULE’
Ingredienti per 4 persone: 4 pere Kaiser medio/piccole – 1 bottiglia di vino rosso dolce (tipo Brachetto) – 1 stecca di cannella – 2 chiodi di garofano – 110 gr di zucchero di canna – 1 arancia non trattata
Tagliate il fondo delle pere, eliminate il torsolo e sbucciatele. Mettetele in una piccola casseruola e copritele con il vino, allungandolo con poca acqua se necessario. Aggiungete lo zucchero di canna, la cannella e i chiodi di garofano, coprite con il coperchio e fate cuocere a fuoco basso per circa 15 minuti. Togliete, quindi, le pere dalla casseruola e fate raffreddare un pochino sia i frutti che lo sciroppo. Sbucciate, intanto, l’arancia con un pelapatate, facendo attenzione a staccare solo la parte colorata della buccia e non quella bianca, che è amara. Travasate lo sciroppo in una padella, aggiungete la scorza dell’arancia e fatelo ridurre di due terzi. Riducete le pere a pezzetti e servitele in coppe ricoperte con lo sciroppo, decorando eventualmente con la cannella e la scorza d’arancia. Gustatele calde o tiepide, non fredde, mi raccomando! Buona degustazione e alla prossima!
14/01/2023
IL SAPORE DEL MALE
In una padella soffriggete l’aglio tritato e lo scalogno con
un po’ di olio, unite il pesce spada tagliato a cubetti, metà del mazzetto di
prezzemolo tritato e, se volete, i capperi. Cuocete a fuoco vivo per un paio di
minuti. In un’altra padella preparate lo stesso soffritto di aglio, scalogno e
olio e unite i pomodorini tagliati in quattro, facendoli cuocere per
tre/quattro minuti. Unite poi il pesce spada e lasciate riposare mentre cuocete
la pasta in abbondante acqua salata. Scolatela ancora al dente e versatela nella
padella del sugo. Fate saltare qualche minuto a fuoco vivo e servite con un
filo d’olio a crudo e una macinata di pepe. L’ideale è accompagnare il piatto
con un vino bianco frizzante, servito fresco e con delle fettine di pane
casereccio scottate e cosparse con un battuto di aglio e olio…così sarà più
facile fare la scarpetta!!! (N.B. Se volete potete aggiungere anche altri
pesci. Io avevo delle vongole avanzate dalla preparazione di un altro piatto e
le ho aggiunte al sugo…ho fatto un “recupero” e il risultato è stato comunque
ottimo!). Buon appetito e alla prossima!